Conflavoro / Archivio Conflavoro / Notizie / Nazionali / Riscossa Under 35, un terzo delle nuove imprese è loro
Nazionali

Riscossa Under 35, un terzo delle nuove imprese è loro

Array
Nazionali

Imprenditori per scelta o per necessità, i giovani pesano nel tessuto economico italiano


Se le micro, piccole e medie imprese italiane stanno generalmente tornando a rialzare la testa dopo anni di crisi nera (diminuiscono i fallimenti e le liquidazioni volontarie), una bella fetta della spinta motrice è da ricondursi agli
Under 35, stando alle statistiche di Infocamere.

Un’impresa su tre è giovane
 Sì, il livello non è ancora quello di dieci anni fa, ma dal 2011 a oggi il trend è costante e la differenza numerica tra le nuove aperture, di anno in anno, è di poche migliaia di unità. Circa 135 mila attività esordienti targate Under 35 a fine 2011 contro le 63 mila di metà 2017. Si tratta del 34,6 per cento del totale delle imprese italiane nel primo caso e del 30,4 nel secondo, che è per l’appunto un dato parziale, fermo al primo semestre di quest’anno.

I motivi della crescita
Dunque, in un momento storico ancora in bilico dove l’occupazione in Italia, pur timidamente e con tutti i distingui del caso, sta aumentando e dove le imprese ricominciano a investire anche grazie a incentivi e sgravi fiscali ad hoc (si vedano a esempio le misure per superammortamento e iperammortamento nel 2017 e quelle previste nel 2018 dal Piano nazionale Impresa 4.0), ecco che i giovani si fanno notare creando lavoro. Anche in questo caso hanno un’importanza decisiva gli incentivi a loro dedicati. Ma qual è il motivo del salto degli Under 35 nell’imprenditoria? Si tratta di scelta volontaria o di necessità?

Meglio il Sud
Che sia per intraprendenza e coraggio, oppure per il mero bisogno di rimboccarsi le maniche e inventarsi lavoro dove l’occupazione latita, non è dato sapersi con precisione il motivo del costante boom di nuove attività giovanili. Anche se i numeri raccontano, effettivamente, di un maggiore aumento delle imprese di Under 35 soprattutto al Meridione e in Centro Italia. Il che potrebbe avvalorare la seconda ipotesi, ossia quella della necessità. Le statistiche provinciali del primo semestre 2017, infatti, testimoniano come le sole Sondrio e Bolzano siano tra le prime dieci città del Nord in questa speciale classifica.

Scommesse, delivery, telecomunicazioni
Sono principalmente queste tre le attività nell’universo del lavoro sulle quali puntano gli Under 35 quando decidono di creare nuova impresa. Le sale di videolottery e di scommesse rappresentano il 24% delle imprese giovanili, ovvero alcuni punti sopra le altre due tipologie. I servizi postali e le attività di corriere equivalgono al 18%, così come i servizi legati alle telecomunicazioni che, però, nel primo semestre 2017 hanno segnato il passo e sono avanzate del 50%.


Microimprese e startup innovative
I dati di Infocamere raccontano un altro dato interessante a fini statistici. Le attività degli Under 35, visto il numero degli addetti, sono da considerarsi microimprese per una percentuale pari a 97,5 punti percentuali. Un bel peso è rappresentato anche dall’innovazione: delle circa 8 mila startup considerate innovative su scala nazionale e totale (clicca qua per approfondire il tema e scoprire come dar vita a una startup innovativa), circa il 21% reca infatti la firma di Under 35.

“Il dato è molto significativo”, afferma Roberto Capobianco presidente nazionale di Conflavoro PMI. “Indica che per il Paese c’è ancora speranza, i giovani stanno riprendendosi il futuro che appartiene loro. Noi e gli altri addetti, insieme con le istituzioni, possiamo e dobbiamo fare di tutto per continuare su questa linea e per fortificarla. Dobbiamo fare in modo che il lavoro, non solo per chi vi entra adesso, ma per tutti, torni a essere la normalità, un diritto e un dovere accessibile. Il lavoro è dignità e, lo ricordo, il primo punto fermo della nostra Costituzione. Sgravi fiscali, incentivi, investimenti, meno burocrazia: queste devono essere le parole d’ordine per permettere all’Italia di rinascere”.

Scopri le altre nostre convenzioni