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Giovani imprenditori crescono: agevolazioni statali per 1,2 miliardi di euro

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‘Resto al Sud’, mano tesa ai neo imprenditori del Mezzogiorno col finanziamento agevolato e in parte a fondo perduto. Domande dal 15 gennaio 2018


Resto al Sud, mano tesa alle regioni del Mezzogiorno

Si chiama Resto al Sud, mette sul piatto oltre un miliardo di euro e ha l’obiettivo di sostenere la creazione di nuove attività imprenditoriali per mano degli under 35. L’iniziativa è dedicata ai giovani del Mezzogiorno che abbiano costituito, dopo il 21 giugno 2017, una PMI nei territori di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. E’ necessario che i giovani imprenditori non siano già titolari di altre attività.
 

Fino a 50 mila euro di finanziamento per ogni impresa

I fondi messi a disposizione da Invitalia (SpA che fa capo al ministero dell’Economia) sono pari, complessivamente, a un miliardo 250 milioni di euro. Nel dettaglio, ogni nuova impresa che farà domanda per Resto al Sud potrà ricevere fino a 50 mila euro.

Nel caso in cui la richiesta arrivi da più soggetti, già costituiti o costituendi, il finanziamento massimo è pari a 200 mila euro. In ogni caso il singolo progetto imprenditoriale presentato dovrà avere un programma di spesa dal valore massimo di 200 mila euro.

 

Le agevolazioni nel dettaglio: finanziamento e interessi

Resto al Sud prevede agevolazioni (in regime de minimis) che vanno a coprire il 100% del costo preventivato per il progetto. Il contributo a fondo perduto è pari al 35% del programma di spesa.

Il restante 65% proviene da un finanziamento garantito dal Fondo di garanzia per le PMI e concesso da una banca aderente alla convenzione tra Invitalia e ABI. Il finanziamento bancario deve essere restituito in otto anni di cui due di preammortamento. Gli interessi del finanziamento sono coperti da un contributo in conto interessi.

 

Le attività finanziabili tramite Resto al Sud

L’iniziativa consente l’avvio di attività di produzione di beni e servizi, mentre sono escluse dal finanziamento il commercio e le attività da libero professionista, così come le spese di progettazione, di consulenza e del personale dipendente.

Sono finanziabili, nel dettaglio:

Ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili, massimo per il 30% del programma di spesa;
Impianti, attrezzature, macchinari nuovi;
Programmi informatici e servizi TLC;
Altre spese utili all’avvio dell’attività. quali materie prime, materiali di consumo, utenze e canoni di locazione, canoni di leasing, garanzie assicurative nel limite del 20% massimo del programma di spesa.

E’ possibile presentare domanda a partire dal 15 gennaio 2018. Tutte le informazioni sono disponibili qui.

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