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Bonus ristrutturazioni, ecco come beneficiare della maxi detrazione Irpef

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Per le ristrutturazioni degli immobili previste detrazioni fiscali per spese fino a 96 mila euro. Scopri come fare richiesta e di quali documenti hai bisogno

 

Bonus valido per tutto il 2018

Conflavoro PMI ricorda che, anche per quest’anno, lo Stato ha previsto la detrazione Irpef del 50% sui lavori di riqualificazione edilizia entro il limite di 96 mila euro di spesa, così come stabilito dalla Legge di Bilancio. L’incentivo è richiedibile fino al 31 dicembre 2018 e per lavori eseguiti a partire dal 26 giugno 2012, dopodiché il cosiddetto Bonus ristrutturazioni lascerà il posto alla detrazione del 36% prevista dall’art. 16 bis del DPR 917/86.

 

Gli imprenditori beneficiari della detrazione fiscale

Per quanto riguarda le imprese, possono usufruirne i soci di cooperative divise e indivise così come gli imprenditori individuali. In quest’ultimo caso, la riqualificazione deve riguardare gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o la merce. Ne beneficiano, inoltre, i soggetti che producono redditi in forma associata. Nel dettaglio, società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, nonché le imprese familiari. Le condizioni sono le medesime previste per gli imprenditori individuali.

In generale, poi, possono usufruire del Bonus sulle riqualificazioni edilizie i proprietari o i nudi proprietari di immobili, i titolari di un diritto reale di godimento come usufrutto, uso, abitazione o superficie e, infine, i locatari o comodatari. 
 

Le detrazioni in cifre

L’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione un’apposita guida per tutti i chiarimenti sul Bonus ristrutturazioni. In breve, per tutti i lavori effettuati durante l’anno, la detrazione fiscale del 50% è riconosciuta per spese fino a 96 mila euro per unità immobiliare situata su territorio italiano. Il rimborso viene rateizzato in dieci anni e fanno fede i bonifici, bancari o postali, effettuati dal richiedente la detrazione.

 

I documenti da conservare 

Oltre al bonifico, è necessario indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali dell’immobile riqualificato e conservare alcuni documenti da presentare all’Agenzia delle Entrate, qualora l’ente ne faccia richiesta per dei controlli. Questi i documenti da conservare per la durata del rimborso:

Domanda di accatastamento;
– Ricevute di pagamento dell’imposta comunale Ici-Imu;
Delibera dell’assemblea per l’esecuzione dei lavori (parti comuni edifici residenziali) e tabella della ripartizione delle spese;
Dichiarazione di consenso all’esecuzione dei lavori;
Concessioni, autorizzazioni allo svolgimento dei lavori o dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà indicante data di inizio dei lavori e compatibilità con le spese ammesse al Bonus ristrutturazioni.
 

La novità del 2018

Quest’anno, tra gli adempimenti necessari per usufruire della detrazione, è stato inserito l’obbligo di trasmissione all’Enea della comunicazione dei lavori di riqualificazione edilizia effettuati. L’Enea è l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. La comunicazione all’Enea, nel concreto, permette a quest’ultima di monitorare il risparmio energetico raggiunto con la riqualificazione degli immobili.

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