Breaking News Conflavoro PMI: “Serve governo, aumento Iva sarebbe mannaia per le imprese” lunedì 7 Maggio 2018 Breaking News Il presidente Capobianco: “L’incertezza politica rischia di vanificare la timida crescita” “L’incertezza sulla formazione del nuovo governo può fermare i timidi segnali di ripresa dell’economia italiana”. La pensa così il presidente di Conflavoro PMI, Roberto Capobianco, che commenta gli ultimi dati diffusi da Istat. I quali confermano sì la crescita del Pil e dell’occupazione, ma fanno anche emergere le prime avvisaglie di difficoltà congiunturali. “A due mesi dal voto per il rinnovo del parlamento – commenta Capobianco – non è ancora chiaro se si riuscirà a formare un governo e con quale orizzonte temporale o se si tornerà a votare. In tutto questo sulla testa delle piccole e medie imprese c’è la mannaia del possibile aumento dell’Iva, che avrebbe conseguenze davvero gravi. A questo si aggiunga il limbo in cui si trova il governo delle politiche economiche del Paese. Non dimentichiamoci che è un momento delicato anche per il futuro dell’export, a partire dalle mire protezionistiche degli USA”. “Il paese, insomma – dice Capobianco – ha bisogno di una guida certa e con programmi chiari che possa confermare quello spiraglio di buone notizie che per le aziende era arriva negli ultimi mesi. Siamo ancora lontani dai livelli pre 2008 e non certo fuori da una crisi a questo punto decennale. Perdere il treno della ripresa potrebbe avere davvero delle conseguenze drammatiche”. I dati dell’Istat Il Pil italiano tiene nei primi tre mesi dell’anno. Nel primo trimestre del 2018 la crescita è dello 0,3%, cosa che porta a 15 i trimestri consecutivi di crescita. Rallentamenti ci sono, però, sul dato tendenziale ovvero nel raffronto con il trimestre precedente: la crescita è stata dell’1,4%, contro il +1,6% del trimestre ottobre-dicembre 2017. Rispetto al periodo pre-crisi, primo trimestre 2008, l’economia italiana registra ancora una perdita del 5,5%. Quanto al mercato del lavoro, dopo la battuta d’arresto osservata a fine 2017, a marzo la disoccupazione è rimasta stabile all’11%, ma è diminuita quella giovanile tra i 15 e i 24 anni, scesa al 31,7%. Gli occupati sono aumentati di 62 mila unità, arrivando a 23 milioni 134 mila, pari al 58,3%, il livello più alto dal 2008. La spinta è arrivata dai giovani di sesso maschile, quelli tra i 15 e i 34 anni. Gli under 25 vedono scendere il loro tasso di disoccupazione al 31,7%, il valore più basso da fine 2011. Per i giovani fra i 25 e i 35 anni la crescita dei posti tocca quota 59 mila. Soffre invece la classe d’età intermedia. I lavoratori autonomi sono stati 56 mila in più rispetto a febbraio, i dipendenti a termine 8 mila in più, mentre sono diminuiti i contratti stabili (-2 mila). La tua crescita passa da una nostra sede Cerca la più vicina a te Tanti vantaggi in una tessera associativa Iscriviti ora Tanti vantaggi in una tessera associativa Iscriviti ora Scopri le altre nostre convenzioni Condizioni agevolate agli associati Conflavoro PMI Leggi tutto Offerta esclusiva dedicata Leggi tutto Nexi, l'innovazione dei pagamenti digitali in Italia Leggi tutto 30% di sconto sulle tariffe web Leggi tutto