Breaking News Verso la manovra d’autunno: primo vertice bollente a palazzo Chigi venerdì 3 Agosto 2018 Breaking News Salvini e Di Maio vogliono subito reddito di cittadinanza, flat tax e riforma pensioni anche sfidando il deficit, ma il ministro Tria è cauto nei rapporti con Bruxelles Dopo il via libera della Camera al decreto dignità (forse già settimana prossima ci sarà l’ok del Senato e la conseguente conversione in legge) è già ora di guardare alla manovra di autunno. Moltissime i provvedimenti attesi dal governo. E oggi si è svolto il primo vertice dell’esecutivo alla presenza del presidente Conte, del suo vice Di Maio (assente Salvini) e del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giorgetti. Con loro anche i ministri economici o strettamente legati alla Ue: Tria (Economia), Moavero Milanesi (Affari esteri) e Savona (Affari europei). Si parte da una base di oltre 22 miliardi: più di metà servono per evitare aumento Iva Si è trattato di un primo incontro preparatorio alle tante questioni da affrontare a settembre. C’è infatti la grana deficit, che potrebbe essere alzato (fino al 2%?) se non saranno trovate contromisure. Già da mesi il ministro Tria ha avviato con Bruxelles un dialogo atto a trovare un compromesso in tal senso. Perché, a conti fatti, il margine di azione è pur sempre quello limitato e noto: c’è una base di manovra di oltre 22 miliardi bloccati, risorse cioè da garantire a prescindere da ogni altra mossa, che sia reddito di cittadinanza o flat tax o riforma delle pensioni. Ricordiamo che la gran parte di questa cifra è rappresentata dai 12,4 miliardi di euro necessari a evitare l’aumento dell’Iva, un aumento che rappresenterebbe un contraccolpo enorme per le imprese e nell’economia. Ma figura anche la mancata crescita che il governo Gentiloni aveva previsto con il Def. Conte: “Nostre riforme avvieranno robusto processo di crescita” “Oggi – ha dichiarato Giuseppe Conte – abbiamo deciso la programmazione economico-finanziaria che presenteremo nel prossimo mese di settembre. Abbiamo operato una ricognizione dei vari progetti di riforma che consentiranno all’Italia di avviare un più robusto e stabile processo di crescita. Abbiamo esaminato i mutamenti del quadro macro-economico e le condizioni del bilancio a legislazione invariata”. In ogni caso, sia Movimento 5 Stelle sia Lega stanno continuando a muoversi per arrivare a proporre dal 2019 reddito di cittadinanza, flat tax o almeno un inizio e, soprattutto, la riforma delle pensioni. Sono i tre cavalli di battaglia economici su cui M5S e Lega hanno firmato il contratto di governo. E adesso spetta a Giovanni Tria trovare i fondi per metterli in pratica. A prescindere dalle posizioni verso il rapporto con l’Europa, caute quelle espresse dallo stesso ministro dell’Economia, già meno soft quelle di Di Maio, di rottura o quasi quelle di Salvini, l’unica cosa certa è che sarà un settembre caldissimo per l’Italia: la prima vera e propria ‘sfida’ all’Ue e ai suoi vincoli è servita. La tua crescita passa da una nostra sede Cerca la più vicina a te Tanti vantaggi in una tessera associativa Iscriviti ora Tanti vantaggi in una tessera associativa Iscriviti ora Scopri le altre nostre convenzioni Condizioni agevolate agli associati Conflavoro PMI Leggi tutto Offerta esclusiva dedicata Leggi tutto Nexi, l'innovazione dei pagamenti digitali in Italia Leggi tutto 30% di sconto sulle tariffe web Leggi tutto