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I 25 mila euro di prestito (con interessi) “anti crisi”, online il modulo di richiesta

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Dal Mise il modulo per richiedere il prestito coperto dal Fondo di garanzia. Sopra i 25 mila euro coinvolti i consorzi Confidi

Ha generato subito grandi polemiche: si tratta dell’esiguo prestito – non a tasso zero – da 25 mila euro richiedibile da imprese, artigiani e partite Iva come previsto dal DL 23/2020, cosiddetto decreto Liquidità (scarica qui il focus SOScoronavirus), in difficoltà a causa delle restrizioni per Covid-19. Adesso il ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato online il modulo per richiedere la cifra a banche, intermediari finanziari o Confidi, coperta al 100% dal Fondo di garanzia per le Pmi.

 

Clicca qui per scaricare il modulo di richiesta.

Per richiedere il prestito, il beneficiario deve compilare il modulo e inviarlo via email (anche con indirizzo elettronico ordinario, cioè non Pec) alla propria banca o intermediario emittente il finanziamento.
 

Sopra i 25 mila euro, coinvolti i consorzi

Il prestito, garantito al 100% dallo Stato dopo l’ok di Bruxelles, è possibile poiché l’Unione europea ha cambiato i regolamenti comunitari in merito. Lo scopo è  quello di permettere agli Stati di concedere prestiti di copertura pubblica totale del rischio. Per il prestito è stato stabilito un limite massimo pari al 25% dei ricavi dell’anno precedente. Preammortamento di 24 mesi e durata fino a 6 anni (art 13, lett. m, DL 23/2020)

L’Italia non ha approfittato, per le proprie imprese, in modo incisivo di questa possibilità. Il ministro Patuanelli, infatti, fino a poche ore dall’annuncio del decreto Liquidità, parlava di prestiti garantiti al 100% dallo Stato fino a 800 mila euro. Ma la fascia da 25 mila a 800 mila euro è coperta dallo Stato solo al 90%. Il restante 10% di garanzia è lasciato in mano ai Confidi. Dunque più oneri e burocrazia per le imprese.
 

Mise: “Al lavoro per ridurre i tempi di accredito”

“Il ministero dello Sviluppo economico e Mediocredito Centrale, gestore del Fondo di garanzia, stanno inoltre lavorando insieme all’ABI e ai principali istituti di credito per rendere attivi e disponibili, in tempi brevi, tutti i sistemi informatici e la modulistica necessaria alla richiesta di garanzia per i beneficiari delle misure, che si prevedono numerosi”.

Lo specifica una nota del Mise, che aggiunge come “allo stesso tempo si sta lavorando per accelerare le istruttorie bancarie con l’obiettivo di ridurre a pochissimi giorni il tempo di attesa tra la richiesta di finanziamento e l’accredito delle somme richieste sul proprio conto corrente”.

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