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Audizione Conflavoro Pmi su reddito cittadinanza e quota 100 – GUARDA L’INTERVENTO

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Conflavoro Pmi invitata all’audizione sui due cavalli di battaglia di M5S e Lega. La delegazione porta ai commissari alcune proposte ed emendamenti

Dopo il via libera del Senato, prosegue alla Camera l’iter della conversione in legge del Dl 4/2019 su reddito di cittadinanza e pensioni. Una delegazione di Conflavoro Pmi partecipa oggi alle audizioni delle commissioni congiunte XI e XII, Lavoro e Affari sociali, presiedute rispettivamente dagli onorevoli Andrea Giaccone e Marialucia Lorefice. L’audizione si svolge nella Sala del mappamondo di palazzo Montecitorio a partire dalle 14.50.

Tra le varie istanze presentate, e in relazione all’assunzione dei beneficiari del reddito di cittadinanza, Conflavoro Pmi si è concentrata sull’opportunità di permettere l’accesso a sgravi e contributi anche alle piccole e medie aziende che applichino contratti a termine. E non solo, dunque, a chi applica contratti a tempo indeterminato. “Riteniamo opportuno privilegiare la possibilità per le aziende di assumere – ha affermato Alfredo Trinchese in audizione –  ed essere sgravate dai contributi anche per quanto concerne i contratti a  tempo determinato. Ciò faciliterebbe la stessa capacità di assumere e aumenterebbe la produttività dell’intero Paese”.

Una maniera, questa, che non inficerebbe la formazione riqualificante del disoccupato, ma la valorizzerebbe allo stesso modo permettendogli di apprendere il mestiere direttamente a contatto con la realtà produttiva. E se l’obiettivo ultimo resterebbe chiaramente il suo inserimento in azienda a tempo indeterminato, al contempo si creerebbero per il datore di lavoro condizioni maggiormente favorevoli.

Perché, se è vero che le Pmi rappresentano il 90% del tessuto economico italiano e ne sono dunque la spina dorsale, è altrettanto vero che non possono sempre presentare una sostenibilità finanziaria tale da assicurare – subito e a ‘scatola chiusa’ – contratti a tempo indeterminato ai nuovi assunti. Una mancata considerazione dei contratti a tempo determinato dei benefici previsti per le Pmi dal reddito di cittadinanza, in conclusione, potrebbe vanificare la bontà dell’impianto stesso del provvedimento in discussione ora alla Camera.

 

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