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“Meno burocrazia e più fondi per salvare le imprese colpite dal sisma”

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“Il governo intervenga in tempi brevi per salvare le piccole e medie imprese colpite dal terremoto perché solo consentendo produttività alle aziende si creano posti di lavoro e si restituisce vita alle zone del Centro Italia”. Il presidente nazionale di Conflavoro Pmi Roberto Capobianco chiede tempi rapidi e certi per sbloccare il lavoro almeno per quelle attività che non hanno subito crolli strutturali. “I piccoli imprenditori – continua Capobianco – hanno bisogno di immediatezza, non di burocrazia. Hanno esigenza di ottenere fondi maggiori, in base alle necessità delle singole aziende. Se non si incentiva lo sviluppo delle imprese è inutile ricostruire i paesi, le case e le chiese danneggiate o distrutte dal sisma. Operazioni, queste, che devono essere portate avanti contemporaneamente alla ripresa commerciale. Bisogna far ripartire il sistema produttivo perché senza lavoro non si pongono le basi di alcuna ricostruzione. E bisogna farlo subito se non si vogliono far morire le aziende, già provate e, in qualche caso, devastate dal sisma. Parliamo di prevenzione sì, di piani a lungo termine per recuperare quello che non è stato fatto in passato, ma di pari passo, si agisca concretamente per consentire la ripresa economica di quelle terre, da Amatrice a Norcia, fatte di imprenditori che non si arrendono e che hanno voglia di ricominciare”.

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