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Cassa Depositi e Prestiti mobilita 200 miliardi per sviluppare imprese e territori

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Dall’accesso al credito all’internazionalizzazione d’impresa. Esulta il ministro Di Maio: “Alle Pmi un’attenzione mai data prima

Da gestore di risorse pubbliche a ente finanziatore e di indirizzo di progetti di investimento. Sarà questa, nella sostanza, la nuova veste della Cassa Depositi e Prestiti. E’ emerso durante la presentazione del nuovo piano industriale avvenuta oggi, dove è stato annunciato un investimento di 203 miliardi di euro nel prossimo triennio per lo sviluppo di imprese, territori e infrastrutture. Un aumento – ha precisato l’Ad Fabrizio Palermo – del 32% rispetto al triennio precedente. Si tratta, nel dettaglio, di impiegare in quattro principali linee d’intervento una somma di 111 miliardi (+23%) di risorse proprie e di attivare i restanti 92 miliardi (+47%) di risorse tramite investitori privati e altre istituzioni di ogni livello, sia nazionali sia comunitarie.
 

Il piano per le imprese

83 miliardi in tre anni per favorire l’innovazione e lo sviluppo del tessuto imprenditoriale italiano, composto quasi completamente da micro imprese e Pmi. Una crescita che punta anche all’internazionalizzazione dei mercati. L’obiettivo di Cassa Depositi e Prestiti è ampliare il numero delle aziende sostenute – direttamente e non – con un target di 60mila imprese.

Sarà ampliata l’attività di finanziamento a medio-lungo termine con il coinvolgimento del sistema bancario e anche con agevolazioni e garanzie di livello italiano ed europeo. Previsti interventi maggiormente incisivi su incubatori e acceleratori di impresa. Sarà inoltre facilitato l’accesso delle Pmi al credito diretto (ad esempio con strumenti come basket bond regionali) e indiretto. Le imprese, inoltre, avranno un unico referente per accedere ai prodotti di Cassa Depositi e Prestiti. La rete territoriale sarà ampliata con almeno un presidio in ogni regione italiane. Infine, per supportare le piccole e medie imprese, saranno ci sarà il potenziamento del canale digitale e la collaborazione con reti terze.

 

Infrastrutture, mobilitazione di 25 miliardi e un nuovo coordinamento

Per accelerare lo sviluppo delle infrastrutture, con l’obiettivo di una ricaduta positiva anche su imprese e occupazione, il piano industriale prevede 25 miliardi. Sarà costituita un’unità apposita, denominata ‘CDP Infrastrutture’, la quale affiancherà gli enti locali nelle varie fasi, dalla progettazione allo sviluppo e, infine, al finanziamento delle opere.

Dunque non solo finanziatrice: la Cassa Depositi e Prestiti promuoverà le nuove infrastrutture coinvolgendo soggetti industriali in una partnership tra pubblico e privato specie nei settori di mobilità e trasporti, energia e rete, sociale e ambiente. Se necessario, per rilanciare gli investimenti saranno rinegoziato e anticipato l’accesso a fondi nazionali e europei e il pagamento dei debiti verso le imprese.
 

La soddisfazione di Di Maio

In tutto ciò, è stato specificato, sarà assicurato l’equilibrio economico-patrimoniale e la piena tutela del risparmio che le famiglie affidano alla Cassa mediante i buoni e libretti postali. Il ministro Luigi Di Maio, commentando il piano industriale 2019-2021, ha affermato, in relazione agli investimenti, che saranno dedicati “in particolare per l’innovazione e la crescita delle imprese con un piano straordinario per le esportazioni”. E che sarà data “alle piccole e medie imprese un’attenzione che prima non avevano mai ricevuto”.

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