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Codice unico del lavoro, una vittoria per le piccole e medie imprese

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Dopo la conferma del codice unico del lavoro, accolto positivamente dalla confederazione del presidente Capobianco, domani nuovo incontro al Mise su legge di Bilancio e Dl Semplificazioni

Il codice unico del lavoro, già annunciato a settembre dal ministro Luigi Di Maio, è il primo e fondamentale punto del Manifesto per una nuova idea di lavoro ideato da Conflavoro Pmi. La confederazione del presidente Roberto Capobianco lo aveva presentato al ministero a giugno. Nei mesi precedenti era inoltre stato presentato al parlamento.

“Siamo dunque estremamente soddisfatti del fatto che l’esecutivo abbia tenuto in considerazione la richiesta e i bisogni delle piccole e medie imprese da noi rappresentate. Conflavoro Pmi – spiega Capobianco – ha più volte fatto presente alle istituzioni la necessità di un codice del lavoro finalmente chiaro, accessibile e comprensibile a tutti i cittadini. Le aziende, a prescindere dal loro settore, sentono forte questa esigenza. E ci auguriamo che quello in dirittura di arrivo sia un codice che sappia offrire risposte e soluzioni ai problemi degli imprenditori, ma anche dei lavoratori, che sono fondamentali per il sistema impresa. Un codice semplice e trasparente è decisivo per le micro imprese e le Pmi. E finalmente si eliminano le leggi inutili. Questo è fondamentale. Perché la burocrazia eccessiva, peraltro spesso in contrasto tra i vari livelli istituzionali, ha contribuito a recare un danno enorme alle imprese di questo Paese, andando a creare un terreno più che fertile per la corruzione”.
 

“Servono la massima semplicità e chiarezza per evitare controversie tra le parti”

“Sarebbe poi importante – conclude Capobianco – che il codice annunciato dal ministro Di Maio contenesse una parte riassuntiva dei principali diritti e doveri delle due parti componenti il sistema impresa. Mai come adesso , infatti, lavoratori e datori sono stati così reciprocamente importanti. E d’altro canto, come ripetiamo da sempre, non hanno senso i contrasti tra le parti se si vuol far ripartire il Paese. E per questo motivo il codice unico del lavoro ci auguriamo sia sì essenziale per abbattere la burocrazia, tra i mali endemici italiani. Ma deve anche essere una sorta di guida che disinneschi subito eventuali errori procedurali nei rapporti di lavoro e in caso di controversie. Anche se, probabilmente, già il taglio della burocrazia andrà a incidere in modo positivo anche su questo aspetto. Di certo è un’occasione troppo importante, da sfruttare al massimo. Continueremo a dare al ministro il nostro contributo e quello degli imprenditori italiani su questo e sulle altre importanti tematiche da affrontare nei prossimi mesi. A cominciare da domani: Conflavoro Pmi è infatti attesa al Mise per un confronto tecnico su Dl Semplificazioni e legge di Bilancio”.

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