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Consulta dei lavori, vertice nazionale tra Confsal e Conflavoro PMI

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Tutela del lavoro in ogni sua forma e un nuovo sistema di rappresentanza sindacale per un dialogo tra aziende e lavoratori: a Roma meeting della Consulta nazionale dei lavori

 

Per una piena libertà associativa e contrattuale

Questa settimana (26 marzo 2018) si è svolto a Roma un importante vertice della Consulta nazionale dei lavori nella sede della Confederazione dei sindacati autonomi Confsal. Al meeting hanno partecipato i responsabili dei sindacati indipendenti e delle associazioni di categoria maggiormente rappresentative, tra cui Conflavoro PMI

Tra gli obiettivi della Consulta nazionale dei lavori vi è la promozione dei principi atti al pieno sviluppo della persona. Come? Attraverso la tutela del lavoro e della libertà di iniziativa economica privata. Un percorso in cui risultano fondamentali la piena libertà associativa e contrattuale, una tematica difatti rivendicata a gran voce dalla Consulta.

Valori, questi, sostenuti e difesi da sempre da Conflavoro PMI. L’associazione era presente al vertice con una delegazione formata dal presidente nazionale Roberto Capobianco,  dal responsabile delle Relazioni industriali Antonio M. Orazi. Ai lavori, tra gli altri, hanno partecipato Bruno Mariani, segretario generale Fesica Confsal e il principale promotore della Consulta Angelo Raffaele Margiotta, segretario generale Confsal.

 

La tutela della persona al centro della Consulta

Il vertice ha ribadito con forza la principale ragion d’essere della Consulta nazionale dei lavori, ossia la difesa del lavoro subordinato, autonomo e imprenditoriale. “Abbiamo deciso di aderire a questo tavolo permanente di confronto – spiega Roberto Capobianco – poiché il riconoscimento reciproco è imprescindibile nello sviluppo di un nuovo sistema di rappresentanza sindacale che metta al centro entrambe le parti”.

“E questo è possibile solo con un dialogo fitto e costruttivo tra imprese e lavoratori. E’ possibile solo valorizzando le competenze e le qualità dei lavoratori e rimuovendo gli ostacoli che impediscono alle imprese di creare lavoro e ricchezza”.

“Servono, naturalmente, nuove politiche che guardino a una minore pressione fiscale e a un incremento dell’occupazione anche mediante incentivi e sgravi. Con la Consulta nazionale dei lavori – sottolinea Capobianco – culliamo proprio un’inedita alleanza sociale tra sindacati e imprese che supporti la rinascita del tessuto economico del Paese dalle ceneri in cui si trova. Guardiamo tutti nella medesima direzione e ripartiamo insieme. Collaborando si può”.

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