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Fattura elettronica verso proroga triennale e forfettari inclusi nell’obbligo

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Verso l’ok definitivo della Ue a un nuovo triennio di proroga per la fatturazione elettronica, altrimenti prossima alla scadenza

Fatturazione elettronica estesa fino al 31 dicembre 2024 con possibile introduzione dell’obbligo anche per i contribuenti forfettari già dal 2022. Sembra questa la strada verso cui andranno incontro le partite Iva in Italia.

Così ha richiesto formalmente il nostro Paese al Consiglio dell’Unione europea negli scorsi giorni, puntando a ottenere la proroga della e-fattura a oggi in scadenza il 31 dicembre 2021, come previsto dalla decisione Ue 218/593.

Cosa cambia con l’Ok di Bruxelles

La proroga in questione, richiesta presentando i risultati ottenuti contro l’evasione fiscale durante l’attuale fase di utilizzo, riguarda nuovamente gli articoli 218 e 232 della direttiva Ue (leggi qui la relazione del 5 novembre scorso).

In vista del lasciapassare definitivo dell’Unione europea, la volontà del governo italiano è quella di ampliare la platea dei soggetti contribuenti soggetti obbligatoriamente alla fatturazione elettronica. Come? Includendo anche i soggetti in regime forfettario. Questi ultimi sono oggi esclusi, anche se il 10% di loro già utilizzano il Sistema di Interscambio (SdI).

Oltre alla questione del maggior recupero del sommerso, il governo italiano sottolinea i vantaggi per i contribuenti interessati alla fattura elettronica, come il regime premiale introdotto con la legge di Bilancio 2020 consistente nella riduzione di un anno. 

Per quanto riguarda i forfettari, l’obbligo di fattura elettronica, qualora venisse confermato anche per questi soggetti, si applicherebbe solo alle partite Iva stabilite in Italia. Per chi risiede e opera all’estero resterebbe un adempimento facoltativo.

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