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Fattura elettronica obbligatoria tra privati, in arrivo la piattaforma di Conflavoro Pmi

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Per gli associati un sistema di controllo per gestire in modo efficiente e semplice le novità sulla fatturazione. Una piattaforma essenziale per trasformare in opportunità le insidie potenziali

Da molti professionisti è ancora vista come un’incognita, ma fra meno di tre mesi prenderà il via l’era della fatturazione elettronica obbligatoria tra privati, chiudendo così il cerchio iniziato a tracciarsi negli ultimi anni con l’imposizione della stessa verso la pubblica amministrazione.

La fattura elettronica è la classica fattura ma in formato digitale. Lo scopo della sua introduzione obbligatoria è abbattere sensibilmente l’evasione fiscale mediante la tracciabilità dell’emissione e della trasmissione con il Sistema di Interscambio. In concomitanza con l’introduzione della fattura elettronica obbligatoria perde inoltre di senso lo spesometro che, dunque, viene abrogato dopo le innumerevoli polemiche che hanno accompagnato la sua breve vita.

L’obbligo di fattura elettronica, introdotto dalla Legge di Bilancio 2018, vale nel caso in cui la cessione del bene o la prestazione di servizio sia effettuata tra due operatori Iva, dunque per operazioni B2B cioè Business to Business. Ma vale anche nel caso in cui la cessione/prestazione risulti effettuata da un operatore Iva verso un consumatore finale, dunque per operazioni B2C cioè Business to Consumer.
 

Fattura elettronica obbligatoria? Sì, ma non per tutti

Le regole inerenti alla fatturazione elettronica tra privati sono definite nel provvedimento 89757 del 30 aprile 2018 dell’Agenzia delle entrate. A tal proposito ricordiamo che resta valida la possibilità di predisporre e trasmettere la fattura in modo differito al Sistema di Interscambio, ovverosia di farlo entro il giorno 15 del mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione. Invece, per quanto riguarda le fatture emesse verso la pubblica amministrazione, restano valide le regole del DM 55/2013.

Una categoria importante è esonerata dall’emissione della fattura elettronica. Chi? Le imprese e i lavoratori autonomi che rientrano nei cosiddetti ‘regime di vantaggio‘ e ‘regime forfettario‘. Ciò non significa che queste figure non possano comunque affidarsi alla nuova fatturazione. Decidere se emetterla elettronica o meno spetta a loro. Le regole da seguire restano comunque quelle previste dal provvedimento del 30 aprile 2018 di cui sopra. A tali categorie di operatori, inoltre, si possono aggiungere i ‘piccoli produttori agricoli‘. Questi erano esonerati per legge dall’emissione di fattura già prima dell’introduzione dell’obbligatorietà di quella elettronica.
 

Le nuove regole? Te le spiega Conflavoro Pmi

Insomma, il rischio di perdersi nella rete di potenziali criticità connesse alla fattura elettronica è molto elevato. Occorre piuttosto rendere opportunità le insidie portate dall’obbligatorietà della fattura elettronica. L’approccio è fondamentale e un controllo di gestione efficiente è di primaria importanza. Per questo motivo Conflavoro Pmi sta per rilasciare una piattaforma gratuita per la gestione del nuovo meccanismo telematico, che potrà eventualmente avere funzioni di archivio. A 360 gradi, in ogni sua sfaccettatura e grazie a pochi click. ‘Semplicità’ sarà la parola d’ordine, con la garanzia di un servizio altamente professionale e sempre fruibile. La piattaforma si inserisce nell’ottica di una continua implementazione dei servizi che l’associazione delle piccole e medie imprese guidata da Roberto Capobianco eroga ai propri associati, per una loro tutela sempre maggiore.

Nei prossimi giorni Conflavoro Pmi fornirà tutti i dettagli. Nel frattempo ti consigliamo di scaricare il breve vademecum sulle novità in arrivo.

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