
Sergio Mattarella incontra stamani i presidenti di Camera e Senato. Cortesia istituzionale o dubbi sulla squadra di governo proposta?
Il presidente Mattarella incontra questa mattina i presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati. Accade dopo che i leader di M5S e Lega, ieri sera (21 maggio) hanno indicato al Colle il premier e, probabilmente, la squadra di governo scelta dai due partiti. I quali, insieme, hanno ottenuto oltre il 50 per cento dei voti il 4 marzo.
Come noto, per palazzo Chigi il profilo indicato a Mattarella è quello dell’avvocato Giuseppe Conte, 54 anni, un lungo curriculum alle spalle e, attualmente, docente di Diritto privato all’università di Firenze e alla Luiss.
Il Quirinale, però, non ha sciolto subito la riserva e ha preferito convocare, separatamente, il primo alle 11 e la seconda alle 12, i presidenti di Camera e Senato. E non è nemmeno chiaro se si tratti davvero di cortesia istituzionale come si vocifera. O, piuttosto, di dubbi da parte del presidente Mattarella sul nome del premier in pectore e sulle figure propostegli per determinati ministeri, su tutti quello dell’Economia.
Un no del Quirinale a Giuseppe Conte potrebbe creare fratture
Fatto sta che sembrano improbabili veti da parte del presidente della Repubblica sul nome specifico di Conte. Un no – che peraltro sarebbe, va ricordato, nel pieno dei suoi poteri – non è chiaro come verrebbe interpretato da M5S e Lega. E potrebbe, tra l’altro, creare fratture tra i due leader qualora Mattarella indicasse al posto di Conte un nome politico direttamente legato all’uno o all’altro partito.
Al Quirinale, in sostanza, sembra si stia piuttosto lavorando sulla limatura delle figure indicate da Luigi Di Maio e Matteo Salvini per i dicasteri. Ricordiamo che i due partiti hanno deciso di dedicarsi ciascuno ai rispettivi temi più cari. Il M5S, infatti, dovrebbe occuparsi di Sviluppo economico e Lavoro (forse accorpati in una sola delega). E dovrebbe indicare anche il nome per l’Economia, mentre per la Lega dovrebbero aprirsi quantomeno le porte di Difesa e Interno.