Breaking News Impresa Donna, al via il Fondo a sostegno dell’imprenditorialità femminile venerdì 29 Ottobre 2021 Breaking News Il presidente di Conflavoro Matera, Marilù Fiore: “Sia spinta per innovazione e investimenti green” Il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze e il ministro per le Pari opportunità, ha firmato il decreto interministeriale che rende operativo il Fondo Impresa Donna mirato a rafforzare gli investimenti e i servizi a sostegno dell’imprenditorialità femminile. Il Fondo Impresa Donna è istituito con un finanziamento iniziale di 40 milioni di euro, ai quali si aggiungeranno le risorse PNRR, 400 milioni di euro, destinate allo sviluppo dell’imprenditorialità femminile. Sono interessate le imprese a prevalente governance femminile, che potranno richiedere i finanziamenti agevolati e i contributi a fondo perduto, per investimenti da realizzare entro due anni, nei settori industria, artigianato, commercio, turismo, servizi, trasformazione dei prodotti agricoli e tanto altro. L’obiettivo della misura è quello di incentivare la partecipazione delle donne al mondo delle imprese, supportando le loro competenze e creatività per la nascita o il consolidamento delle imprese, attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati. Chi sono i beneficiari Sono quattro le categorie di beneficiari: – cooperative e società di persone con ameno il 60% di donne socie; – società di capitale con quote e componenti del CDA per almeno due terzi di donne; – imprese individuali la cui titolare è una donna; – lavoratrici autonome che presentano l’apertura della Partita IVA entro 60 giorni dalla comunicazione positiva della valutazione della domanda; – persone fisiche che intendono avviare l’attività. L’entità dei contributi Per le nuove imprese si tratta di contributi a fondo perduto che: – entro spese ammissibili di 100.000 euro, coprono l’80% fino a un massimo di 50 mila euro. Per le donne disoccupate la percentuale massima di copertura sale al 90%; – entro spese ammissibili tra 100 mila euro e 250 mila euro, la copertura scende al 50% delle spese ammissibili. Per il consolidamento delle imprese invece sono previsti: – per le imprese costituite da almeno un anno e massimo 3 anni, le agevolazioni possono essere per il 50% come “contributo a fondo perduto” e per un altro 50% come “finanziamento agevolato” di 8 anni a tasso zero, per coprire fino all’80% delle spese ammissibili. Il tetto massimo è di 400 mila euro; – per le imprese con più di tre anni: contributi a fondo perduto per le spese di capitale circolante; finanziamento agevolato per le spese di investimento. Le agevolazioni possono essere utilizzate per acquisti di impianti, macchinari e attrezzature nuove di fabbrica, immobilizzazioni immateriali, servizi cloud per la gestione aziendale, personale dipendente, assunto a tempo indeterminato o determinato dopo la data di presentazione della domanda e impiegato nell’iniziativa agevolata. È previsto anche un voucher fino a 5.000 euro per impresa da spendere in assistenza tecnica e di gestione dell’impresa. Gli incentivi del Fondo Impresa Donna sono cumulabili con altri aiuti di Stato. Istruzioni per il Fondo Il Fondo sostiene anche programmi e iniziative per la diffusione di cultura imprenditoriale tra la popolazione femminile e programmi di formazione e orientamento verso percorsi di studio STEM con promozione nelle scuole e nelle Università. Per questo asse sono stati stanziati 6,2 milioni di euro (2021-2022). Le domande saranno presentate online attraverso la piattaforma di Invitalia e valutate secondo l’ordine di presentazione e specifici criteri. Si attende la pubblicazione del decreto con le indicazioni su tempi e modalità per la presentazione delle domande. Il commento della presidente territoriale Marilù Fiore “Si tratta di una nuova importante opportunità e sfida per il mondo imprenditoriale femminile, i cui dati diffusi da Unioncamere a luglio 2020 attestano che un’impresa su cinque è guidata da donne e che negli ultimi 5 anni la crescita è stata tripla rispetto a quelle a guida maschile. L’emergenza Covid – afferma Marilù Fiore, presidente di Conflavoro PMI Matera – ha tuttavia frenato la crescita. Rispetto allo stesso periodo del 2019, tra aprile e giugno 2020 ci sono state oltre 10 mila nuove imprese in meno. Sono dunque fiduciosa che il Fondo Impresa Donna potrà dare una nuova spinta sia alla nascita che al consolidamento delle imprese femminili, favorendo anche la propensione all’innovazione e agli investimenti green. Per questo gli uffici di Conflavoro PMI sono concentrati sullo studio di analisi e strumenti idonei per supportare l’imprenditorialità femminile, fornendo supporto sui nuovi canali di finanziamento disponibili”. 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