Prestito 25 mila euro 100% garantito dallo Stato? Serve prima ok Commissione Europea

In Gazzetta ufficiale, dopo una travagliata trasferta a Bruxelles e a oltre 50 ore dall’annuncio del governo, è arrivato il DL 23/2020 cosiddetto decreto Liquidità. Il fulcro del decreto, come noto, sono le garanzie per i prestiti alle aziende di ogni dimensione comprese le Pmi, gli artigiani, le partite Iva e i liberi professionisti. Ne abbiamo parlato qui.

Con la pubblicazione in Gazzetta, però, viene alla luce anche un passaggio burocratico ‘nascosto’ e riguarda il prestito più basso, quello fino a 25 mila euro garantito al 100% dal fondo di garanzia per le Pmi. Nel DL 23/2020, infatti, all’articolo 13, comma 1, lettera m) si legge che i nuovi finanziamenti sono sì coperti al 100% sia in garanzia diretta sia in riassicurazione, ma, anche questi, previa autorizzazione della Commissione Europea.

Pertanto, sostanzialmente, il DL Liquidità innalza sì – in teoria – al 100% la soglia di garanzia pubblica per le Pmi prima prevista al 90% dall’articolo 49 del DL 18/2020 cosiddetto Cura Italia, ma – in pratica – serve comunque l’ok dell’Europa. Non è, dunque, un passaggio automatico per il richiedente e quindi si tratta, alla fine dei conti, di un altro aggravio quantomeno burocratico. 

L’inizio del rimborso del prestito, che ha durata massima di 6 anni, non può avvenire prima dei 24 mesi dall’erogazione. Vi è cioè un preammortamento di 24 mesi. Il prestito in questione, comunque fino a un massimo di 25 mila euro, deve avere un importo non superiore al 25% dei ricavi del soggetto beneficiario, come da ultimo bilancio o dichiarazione fiscale. Per i soggetti costituito dopo il 1° gennaio 2019 serve altra documentazione idonea, anche autocertificata.

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