Breaking News Vuoi lo sconto? Paghi con il bancomat. Addio contanti, ecco cosa si salva dalla rivoluzione giovedì 23 Gennaio 2020 Array Breaking News La detrazione del 19% sparisce se il pagamento è in contanti. Devono essere tracciate spese per assicurazioni, sport, funerali, animali La nuova legge di Bilancio non ammette più i contanti, ormai è noto. Il tentativo è quello di spingere in ogni modo i contribuenti italiani, molti dei quali anziani, ad abbandonare un’abitudine storica in favore dei pagamenti con bancomat e carte. Il riferimento immediato è alle nuove regole per le detrazioni Irpef, una vera e propria rivoluzione che in qualche caso creerà sicuramente caos. In sostanza, nella dichiarazione dei redditi 2021, e quindi a partire dalle spese del 2020, niente sconti se i pagamenti non sono tracciabili. Da quest’anno, infatti, le spese da detrarre dall’imposta lorda nella misura del 19% non potranno essere pagate in contanti. Una novità importantissima che, però, non sta avendo il giusto risalto. Tra le spese da tracciare obbligatoriamente figurano: – Spese mediche e veterinarie – Interessi passivi mutui prima casa – Intermediazioni immobiliari per abitazione principale – Spese funebri – Frequenza scuole e università – Assicurazioni rischio morte – Erogazioni liberali – Iscrizione ragazzi ad associazioni sportive, palestre, piscine e altre strutture e impianti sportivi – Affitti studenti universitari – Canoni relativi all’abitazione principale – Le spese per gli addetti all’assistenza personale nei casi di non autosufficienza – Abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale Sarà possibile continuare a pagare in contanti, con relativo scontrino, e detrarre le spese per: – Acquisto di medicinali e di dispositivi medici – Prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o private accreditate al Servizio sanitario nazionale. Dunque si ‘salvano’ dalla rivoluzione i medicinali e poco più. E c’è già chi ipotizza il caos. Non adesso, ma l’anno prossimo quando in molti si renderanno conto di non avere diritto alle detrazioni. Basti pensare alle spese funebri: anche queste dovranno essere tracciabili e non è difficile immaginare le difficoltà di una persona anziana, senza figli o nipoti, che si trovi costretta a utilizzare un bancomat. Certo, si obietterà che tutti hanno un conto in banca o in posta e quindi la carta associata. Oppure che si potrà tranquillamente pagare in contanti e ricevere il relativo scontrino. Ma così facendo addio agevolazioni, appunto. Il problema resta e minimizzare così sarebbe fin troppo semplicistico. Un altro esempio: pagamenti tracciabili anche per gli affitti degli studenti universitari. Ma chi ha frequentato un ateneo da fuori sede sa che serve tutto, tranne che un’altra complicazione. Tanti ostacoli e poche agevolazioni per piccole imprese e consumatori Il problema, naturalmente, è quello dell’evasione, con lo Stato che vuole – questa è la sensazione – non tanto eliminare il problema culturale, che c’è ed è grande. Ma che punta, soprattutto e punta in prima istanza, a riempire le casse. O quantomeno a contenere le spese, penseranno i più maliziosi. Altrimenti non si spiegherebbero questi nuovi ostacoli burocratici, sempre messi davanti ai più piccoli: gli artigiani e commercianti con le grandi spese per la cassa elettronica, le piccole Srl con gli oneri per la nomina obbligatoria del revisore, i consumatori con reddito basso costretti a presentare il pagamento tracciabile e non più gli scontrini ‘classici’ per le detrazioni. A volerla vedere in buona fede, le istituzioni italiane si sono finalmente accorti che siamo arretrati anni luce rispetto ai nostri vicini dell’Unione europea sotto molti aspetti e soprattutto nel digitale – da noi continua a essere impossibile pagare colazione con il bancomat – e vuole rimediare velocemente. Ma siamo sicuri che costringere i cittadini al cambiamento, senza piuttosto prima ‘formarli’ e facilitare loro la vita rendendo più semplice e non più complicato l’accesso a incentivi e detrazioni, sia la strada migliore per combattere l’evasione o per risparmiare sui conti dello Stato? La tua crescita passa da una nostra sede Cerca la più vicina a te Tanti vantaggi in una tessera associativa Iscriviti ora Tanti vantaggi in una tessera associativa Iscriviti ora Scopri le altre nostre convenzioni 10% di sconto sui tuoi viaggi Leggi tutto Gestione delle risorse umane in un clic Leggi tutto 30% di sconto sulle tariffe web Leggi tutto Nexi, l'innovazione dei pagamenti digitali in Italia Leggi tutto