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Tagli in bolletta elettrica per oltre 3 mila PMI, risparmi per 1,7 miliardi di euro

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Riduzione dei costi in bolletta per le PMI energivore. Lo scopo è quello di favorire la tutela ambientale, l’innovazione tecnologica e l’occupazione. Ecco i settori interessati

 

Tutela ambientale, riduzione dei costi in bolletta per le PMI energivore

Sforbiciata per le bollette elettriche delle PMI manifatturiere energivore. Dal 1 gennaio 2018, infatti, è in vigore un apposito decreto a firma di Carlo Calenda, ministro uscente dello Sviluppo economico.

Il provvedimento si è reso necessario per adeguare l’Italia alle regole comunitarie. Il riferimento è la comunicazione della Commissione europea recante ‘Disciplina in materia di aiuti di Stato a favore dell’ambiente e dell’energia 2014-2020’ (2014/C 200/01). La stessa comunicazione, nell’allegato 1, spiega in maniera dettagliata termini e modalità di accesso agli aiuti.

 

Innovazione tecnologica e incremento occupazionale

L’obiettivo primario degli aiuti statali? Il recupero della competitività del Made in Italy rispetto ai Paesi europei. Il concetto chiave, ancora una volta, è Industria 4.0. Il sostegno economico circa la riduzione dei costi energetici, infatti, si affianca al Piano nazionale di incentivi volti a permettere l’ingresso dell’Italia nella cosiddetta quarta rivoluzione industriale.

Inoltre l’innovazione tecnologica, insieme con una più intensa sostenibilità ambientale, rappresenta il passaggio principale per spingere le imprese verso standard di maggiore efficienza energetica.

Le PMI interessate al sostegno economico sono oltre 3 mila e contano circa 400 mila addetti diretti. Altro scopo dichiarato, pertanto, è l’incremento occupazionale. “La filiera che, in modo diretto e indiretto, beneficerà della ripresa della competitività dei processi produttivi energivori – spiega il ministero dello Sviluppo economico – genererà un impatto ben più ampio in termini di crescita dell’occupazione, interessando un milione e 200 mila posti di lavoro, così come per il valore aggiunto e per il fatturato”.

 

I settori produttivi ammessi agli aiuti statali

Le oltre 3 mila imprese italiane energivore possono godere di riduzioni del prezzo dell’energia elettrica in alte percentuali, per benefici complessivi pari a 1,7 miliardi di euro.

Un taglio che, in taluni casi, potrà essere anche completo. I settori interessati, peraltro, sono dei più svariati. Si va, difatti, dalla produzione di succhi di frutta e ortaggi alle attività estrattive (minerali, sali, pietre ornamentali…). Dalla tessitura al taglio del legno alla fabbricazione di coloranti a quella di fertilizzanti, plastica e componenti elettrici. La lista completa dei settori ammessi è esplicitata nell’allegato 3 della comunicazione 2014/C 200/01).

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