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TFR IN BUSTA PAGA – Capobianco: “L’unico vantaggio sarà per le casse dell’INPS”

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“PMI costrette a rinunciare a importante fetta della liquidità aziendale”

«Il TFR in busta paga? Ci perderanno imprese e lavoratori, mentre l’unico beneficio sarà per le casse dell’INPS». A dichiararlo, in una nota, il Presidente Nazionale di Conflavoro PMI Roberto Capobianco, intervenendo sul provvedimento, già previsto dalla Legge di Stabilità 2015, che approderà in Gazzetta Ufficiale tra pochi giorni.

«Questa norma  – continua Capobianco – penalizzerà particolarmente le piccole e medie imprese, costrette a rinunciare ad una fetta importante della liquidità. Questo andrà a gravare ancora di più sulla capacità di programmare gli investimenti aziendali, in un periodo così difficile per l’accesso al credito.  Mentre i lavoratori, per riscuotere mensilmente il TFR, saranno soggetti alla tassazione ordinaria, con una importante decurtazione della cifra ricevuta».

Un provvedimento che, secondo Conflavoro, avvantaggerà solo l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. «Nel caso in cui un’azienda si trovi nelle condizioni di non esser in grado di erogare il TFR ai dipendenti, oggi l’INPS procede al pagamento attingendo al Fondo di Garanzia TFR finanziato dalle nostre aziende. E’ evidente che, con la riscossione su base mensile, l’Istituto dovrà fornire questa garanzia a molte meno imprese, con un notevole risparmio per le casse dell’Ente».

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