Conflavoro / Archivio Conflavoro / Notizie / Nazionali / Caos fattura elettronica, garante privacy la boccia: grossi rischi per le aziende
Breaking News

Caos fattura elettronica, garante privacy la boccia: grossi rischi per le aziende

Breaking News

Il garante, è la prima volta, esercita il nuovo potere correttivo di avvertimento previsto dal Gdpr. Con la E-fattura sotto controllo i dati personali dei contribuenti e le loro abitudini

Dall’1 gennaio 2019 entra in vigore la fatturazione elettronica. Oppure no? Il garante della privacy, infatti, ha bocciato il sistema ed emanato un provvedimento in merito inoltrandolo all’Agenzia delle entrate, al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al ministro di Economia e Finanze Giovanni Tria per le valutazioni di competenza.

Per il garante la fatturazione elettronica presenta “rilevanti criticità in ordine alla compatibilità con la normativa in materia di protezione dei dati personali”. Per questo motivo ha chiesto all’Agenzia delle entrate di far sapere con urgenza come intenda rendere conformi al quadro normativo italiano ed europeo i trattamenti di dati che verranno effettuati ai fini della fatturazione elettronica.
 

Pericolo sui dati personali estranei alle mere informazioni fiscali

La bocciatura è pressoché totale. In particolare viene contestato il fatto che l’Agenzia delle entrare archivierà e utilizzerà i dati ricevuti anche a fini di controllo. Per il garante, così come è stato concepito, il sistema non archivierà soltanto i dati dei contribuenti obbligatori ai fini fiscali, bensì anche tutta un’altra serie di informazioni superflue contenute nella fattura vera e propria. Ad esempio i dettagli sui beni e servizi acquistati, o i dati da cui si possono evincere le abitudini e le tipologie di consumo. O – sottolinea ancora il garante – addirittura la descrizione delle prestazioni sanitarie o legali.
 

Rischi concreti anche per i segreti aziendali

Secondo il garante, un altro problema – prettamente ricadente sulle aziende – potrebbe derivare dal ruolo assunto dagli intermediari delegabili dal contribuente per la trasmissione, la ricezione e la conservazione delle fatture. Questo accadrebbe perché alcuni di loro “operano anche nei confronti di una moltitudine di imprese, accentrando enormi masse di dati personali con un aumento dei rischi”. Pericoli, oltretutto, legati non soltanto alla sicurezza delle informazioni, ma anche agli eventuali e ulteriori usi impropri a causa di “possibili collegamenti e raffronti tra fatture di migliaia di operatori economici”.

Non l’Agenzia delle entrate, né tantomeno la presidenza del Consiglio o il Mef si sono ancora espressi sulle criticità sollevate dal garante della privacy. L’entrata in vigore della fatturazione elettronica, però, potrebbe clamorosamente slittare.
 

Leggi il comunicato ufficiale del garante della privacy

Scopri le altre nostre convenzioni