Conflavoro Costruzioni: Innovare il futuro del settore edileConflavoro Costruzioni è la nuova sezione dedicata al settore edile, creata per supportare le imprese eliminando la Cassa Edile e introducendo un contratto collettivo nazionale più flessibile. Questo nuovo approccio offre maggiore libertà gestionale, permettendo alle aziende di crescere, semplificare la gestione e diventare più competitive sul mercato. Inoltre, punta a garantire maggiore sicurezza, formazione e welfare per i lavoratori, fornendo alle imprese strumenti concreti per migliorare la propria competitività e operatività nel settore edile.L'obiettivo principale è restituire alle imprese e ai lavoratori oltre un miliardo di euro annui attualmente versati alle Casse Edili in tutta Italia. L'ipotesi di accordo per il nuovo CCNL Edilizia di Conflavoro propone di ridurre questi costi, reinvestendo metà dei risparmi in formazione e sicurezza, e destinando l'altra metà al miglioramento del welfare e delle retribuzioni. Questa strategia consente inoltre di allineare la gestione di ferie e tredicesima mensilità alle modalità già previste per altri settori, offrendo maggiore equilibrio e vantaggi per lavoratori e imprese.Segui il tour nazionale "Stop Cassa Edile" Entra in Conflavoro CostruzioniMetti in cantiere un nuovo futuro per la tua impresa edileScarica il moduloEntra in Conflavoro CostruzioniMetti in cantiere un nuovo futuro per la tua impresa edileScarica il modulo Il Manifesto di Conflavoro CostruzioniIl Manifesto di Conflavoro Costruzioni è una guida rivoluzionaria per le imprese edili, articolato in 10 punti chiave che ridefiniscono il settore. Con un approccio innovativo, l'ipotesi di accordo per un nuovo CCNL non prevede la presenza della Cassa Edile, offrendo maggiore flessibilità gestionale e garantendo più risorse per sicurezza, formazione e benessere dei lavoratori. 1. Contratto collettivo nazionale del lavoro senza Cassa Edile Promuoviamo la sottoscrizione di un contratto collettivo nazionale del lavoro che non prevede l’obbligo della Cassa Edile, ma garantisce invece maggiore retribuzione, più sicurezza sul lavoro e più formazione per gli impiegati, gli operai e i lavoratori del settore. Le imprese devono poter scegliere liberamente come investire nelle risorse umane e nella crescita dei propri dipendenti, con maggiore autonomia e flessibilità. 2. Difesa degli interessi delle imprese del settore costruzioni Ci battiamo per tutelare gli interessi delle imprese di costruzioni e lavori specializzati, contribuendo al progresso economico nazionale e promuovendo un ambiente che valorizzi il ruolo cruciale del settore edilizio, sia pubblico che privato. 3. Sicurezza sul lavoro: formazione e investimenti Siamo impegnati nel promuovere una maggiore formazione continua e specifica sulla sicurezza, investendo in tecnologie avanzate e procedure innovative per ridurre al minimo i rischi in cantiere e migliorare la qualità della vita lavorativa. 4. Innovazione e tecnologie avanzate Sosteniamo lo sviluppo e l’utilizzo di tecnologie avanzate nel settore edilizio, promuovendo la ricerca applicata e l’innovazione tecnica, per garantire che le imprese associate rimangano competitive e al passo con i tempi. 5. Contrattazione nazionale e regionale flessibile Assistiamo le sezioni territoriali nella definizione di contratti di lavoro a livello regionale o provinciale, favorendo soluzioni flessibili e adeguate alle necessità specifiche delle imprese locali, rispettando al contempo i diritti dei lavoratori. 6. Ricerca, selezione e formazione di nuovo personale Promuoviamo la ricerca e la selezione di nuovo personale qualificato, investendo nella formazione di giovani talenti e professionisti, con particolare attenzione alle competenze tecniche necessarie per affrontare le sfide attuali e future del settore edilizio. 7. Sostegno all'internazionalizzazione Siamo al fianco delle imprese nelle loro attività internazionali, facilitando la penetrazione nei mercati esteri attraverso la cooperazione internazionale e promuovendo relazioni pubbliche globali. 8. Partecipazione attiva nell'elaborazione normativa Contribuiamo all’elaborazione di leggi e regolamenti che riguardano il settore delle costruzioni, garantendo che le normative rispecchino le reali esigenze delle imprese e favoriscano la crescita e la competitività. 9. Promozione della qualità e specializzazione Incentiviamo la specializzazione delle imprese associate, promuovendo studi e ricerche che migliorino le competenze tecniche e scientifiche, con l’obiettivo di aumentare la qualità e l’efficienza delle opere realizzate in Italia e all’estero. 10. Lobbying per le esigenze delle imprese Ci impegniamo a svolgere un’azione di lobby costante per garantire che il governo, lo Stato italiano e la politica comprendano i veri problemi, le esigenze e le necessità delle imprese. Lavoriamo affinché vengano fatte leggi su misura per le imprese, che rendano più agevole operare nel settore e favoriscano la crescita e lo sviluppo economico del Paese. Il manifesto ora include al punto 10 l’attività di lobby finalizzata a far conoscere le esigenze delle imprese alle istituzioni, per promuovere una legislazione più adatta e funzionale al settore. Il Manifesto di Conflavoro CostruzioniIl Manifesto di Conflavoro Costruzioni è una guida rivoluzionaria per le imprese edili, articolato in 10 punti chiave che ridefiniscono il settore. Con un approccio innovativo, elimina la Cassa Edile e offre maggiore flessibilità gestionale, garantendo più risorse per sicurezza, formazione e benessere dei lavoratori. 1. Contratto collettivo nazionale del lavoro senza Cassa Edile Promuoviamo la sottoscrizione di un contratto collettivo nazionale del lavoro che non prevede l’obbligo della Cassa Edile, ma garantisce invece maggiore retribuzione, più sicurezza sul lavoro e più formazione per gli impiegati, gli operai e i lavoratori del settore. Le imprese devono poter scegliere liberamente come investire nelle risorse umane e nella crescita dei propri dipendenti, con maggiore autonomia e flessibilità. 2. Difesa degli interessi delle imprese del settore costruzioni Ci battiamo per tutelare gli interessi delle imprese di costruzioni e lavori specializzati, contribuendo al progresso economico nazionale e promuovendo un ambiente che valorizzi il ruolo cruciale del settore edilizio, sia pubblico che privato. 3. Sicurezza sul lavoro: formazione e investimenti Siamo impegnati nel promuovere una maggiore formazione continua e specifica sulla sicurezza, investendo in tecnologie avanzate e procedure innovative per ridurre al minimo i rischi in cantiere e migliorare la qualità della vita lavorativa. 4. Innovazione e tecnologie avanzate Sosteniamo lo sviluppo e l’utilizzo di tecnologie avanzate nel settore edilizio, promuovendo la ricerca applicata e l’innovazione tecnica, per garantire che le imprese associate rimangano competitive e al passo con i tempi. 5. Contrattazione nazionale e regionale flessibile Assistiamo le sezioni territoriali nella definizione di contratti di lavoro a livello regionale o provinciale, favorendo soluzioni flessibili e adeguate alle necessità specifiche delle imprese locali, rispettando al contempo i diritti dei lavoratori. 6. Ricerca, selezione e formazione di nuovo personale Promuoviamo la ricerca e la selezione di nuovo personale qualificato, investendo nella formazione di giovani talenti e professionisti, con particolare attenzione alle competenze tecniche necessarie per affrontare le sfide attuali e future del settore edilizio. 7. Sostegno all'internazionalizzazione Siamo al fianco delle imprese nelle loro attività internazionali, facilitando la penetrazione nei mercati esteri attraverso la cooperazione internazionale e promuovendo relazioni pubbliche globali. 8. Partecipazione attiva nell'elaborazione normativa Contribuiamo all’elaborazione di leggi e regolamenti che riguardano il settore delle costruzioni, garantendo che le normative rispecchino le reali esigenze delle imprese e favoriscano la crescita e la competitività. 9. Promozione della qualità e specializzazione Incentiviamo la specializzazione delle imprese associate, promuovendo studi e ricerche che migliorino le competenze tecniche e scientifiche, con l’obiettivo di aumentare la qualità e l’efficienza delle opere realizzate in Italia e all’estero. 10. Lobbying per le esigenze delle imprese Ci impegniamo a svolgere un’azione di lobby costante per garantire che il governo, lo Stato italiano e la politica comprendano i veri problemi, le esigenze e le necessità delle imprese. Lavoriamo affinché vengano fatte leggi su misura per le imprese, che rendano più agevole operare nel settore e favoriscano la crescita e lo sviluppo economico del Paese. Il manifesto ora include al punto 10 l’attività di lobby finalizzata a far conoscere le esigenze delle imprese alle istituzioni, per promuovere una legislazione più adatta e funzionale al settore. I volti di Conflavoro Costruzioni Luciano Angeli - Presidente Giorgio Di Stefano - Vicepresidente Luca Maccioni - Vicepresidente Paolo Ricciotti - Vicepresidente Lorenzo De Santi- VicepresidenteI volti di Conflavoro Costruzioni Luciano Angeli - Presidente Giorgio Di Stefano - Vicepresidente Luca Maccioni - Vicepresidente Paolo Ricciotti - Vicepresidente Lorenzo De Santi- Vicepresidente FAQ sulla Patente a Crediti sui cantieri mobili o temporaneiA quali aziende si applica il termine “cantiere mobile”?A tutte quelle che operano, come dice la norma, nell’ambito di un cantiere mobile o temporaneo, così come definito dall’art. 89, co. 1, lett. a del D.Lgs. 81/2008. Non rileva la tipologia dell’attività dell’impresa, ma il luogo fisico in cui la rendono. Nei casi che non ricadono così chiaramente nella definizione di cantieri, come da art. 89 D.Lgs. 81/2008, è consigliabile richiedere ugualmente la Patente a crediti, in via cautelativa?Qui la risposta non è univoca, perché riferita, come dallo stesso quesito, a ragioni di “prudenza”. Bisogna fare rigorosa applicazione della definizione contenuta dall’art. 89 del T.U. e, obiettivamente, nel dubbio, è preferibile richiedere il rilascio della patente. Si tratta ovviamente di valutazioni di natura meramente pragmatica, da valutare caso per caso. Quali sono i soggetti esenti dal possesso della Patente a crediti?I soggetti esenti sono coloro i quali risultano in possesso di attestazione SOA di classifica III o superiore, chi svolge lavoro intellettuale e chi si occupa di mera fornitura di materiale. L'obbligo della Patente a crediti ricade anche sulle agenzie per il lavoro oppure per i lavoratori somministrati l'obbligo è in capo all'azienda utilizzatrice?No. L’agenzia di somministrazione “fornisce” il prestatore di lavoro, ma non opera mai alcuna attività / gestione / ingerenza nell’attività cui questo è destinato, che è “subordinato” all’organizzazione dell’utilizzatore. Per la presentazione della richiesta della Patente a crediti è possibile delegare solo soggetti quali avvocati, commercialisti e consulenti del lavoro, oppure chiunque compresi i consulenti per la sicurezza?La delega per la presentazione della domanda della Patente a crediti può essere assegnata a chiunque, come si evince dal testo dell’art. 1, co. 2, del d.m. 132/2024, che fa riferimento a “soggetto munito di apposita delega”, tra i quali anche i professionisti di cui alla legge n. 12/79, ma non in via esclusiva. Se una azienda ottiene la Patente a crediti (relativa ai cantieri come da definizione dell'art. 89 comma 1 lett. a del D.Lgs. 81/08) e riceve una sanzione in un ambito lavorativo non riconducibile all'entità "cantiere", subisce la decurtazione dei punti anche se si trova in un ambito non soggetto all'obbligo di Patente a crediti?Le violazioni che danno luogo alla decurtazione dei crediti della patente sono esclusivamente quelle previste dall’allegato I-bis del D.Lgs. n.81/2008 e, da un’interpretazione logico-sistematica debbono ritenersi, in linea di principio generale, circoscritte a condotte riferibili ad attività svolte nei cantieri temporanei o mobili di cui all’art.89, c.1, lett. a) del D.Lgs. n.81/2008. Rientrano nell'obbligo di conseguimento della Patente a crediti le imprese di installazione impianti elettrici idraulici e clima?Rientrano nell’obbligo del possesso della patente a crediti tutte le imprese e i lavoratori autonomi che si ritrovano ad operare nell’ambito di un cantiere temporaneo o mobile così come definito dall’art. 89, co. 1, lett. a) del D.Lgs. n. 81/2008, con esclusione, come da norma, di coloro che effettuano mere forniture o prestazioni di natura intellettuale. Ciò che rileva non è il tipo di attività dell’impresa coinvolta, ma la verifica del contesto nel quale opera e la sua riconducibilità alle caratteristiche di cantiere temporaneo o mobile di cui all’art. 89, co. 1, lett. a). T.U. I subappaltatori che operano all'interno di cantieri Titolo IV (ad es: autotrasportatori, fabbri, installatori di serramenti, posatori di vetrine, termoidraulici, installatori di impianti elettrici) sono soggetti all'art. 27?Sì. L’esempio utile può essere proprio quello degli installatori di serramenti, che vi rientrano. Se invece i serramenti vengono semplicemente forniti, ma non installati dall’impresa che li produce, questa è esclusa dall’obbligo in discorso. Anche l’impresa o il lavoratore autonomo che svolge la propria attività in modo transitorio, di “passaggio” dentro un cantiere (ad esempio per il ritiro di un bagno chimico) deve essere in possesso della Patente a crediti?Non è una questione di durata della prestazione resa ma di verifica del contesto nell’ambito del quale l’attività è prestata. Il semplice ritiro di un bagno chimico, se non comporta ulteriori attività sul posto, può essere considerato assimilabile alla “mera fornitura” ed escludere l’obbligo della Patente. Il lavoratore autonomo che opera in solitaria (ad esempio trovandosi a installare le insegne in un negozio) deve considerare il luogo di lavoro un cantiere e quindi richiedere la Patente a crediti?L’obbligo della Patente sussiste solo qualora il lavoratore autonomo debba operare, sia pure senza dipendenti o altri collaboratori, all’interno di un cantiere in cui sono previsti lavori edili o di ingegneria civile riportati nell’allegato X al D.Lgs. n.81/2008. Anche chi opera nei cantieri navali deve essere in possesso della Patente a crediti?La disciplina contenuta nell’art.27 del D.Lgs. n.81/2008, trova applicazione esclusivamente ai cantieri temporanei o mobili di cui all’art.89, c.1, lett. a), dello stesso decreto, ossia i cantieri nei quali sono svolti lavori edili o di ingegneria civile riportati nell’allegato X. Per quanto riguarda l'artigiano, ditta individuale senza dipendenti, ai fini della richiesta del DURF, si deve fare riferimento all'importo dell'appalto del cantiere o delle lavorazioni che svolge l'artigiano?Tenendo conto della formulazione del primo comma della norma, si deve tenere conto dell’importo complessivo dell’opera o del servizio. L'impresa che ha in corso una rateizzazione con il fisco può essere considerata regolare ai sensi dell'art. 17 bis, commi 5 e 6 del D.Lgs. 241/1997?Le norme introdotte con la Patente a crediti non introducono alcuna novità relativa alla regolarità, anzi rinviano proprio a quel regime, al quale bisogna fare riferimento per verificarla, come già avveniva prima della Patente a crediti. Gli ulteriori crediti, compresi quelli correlati alla storicità aziendale, devono essere richiesti dall’azienda stessa?L’attribuzione di ulteriori crediti è regolamentata dall’art. 5 del Decreto del Ministro del Lavoro e P.S. 18 settembre 2024, n.132 che, per quanto riguarda questo particolare profilo, stabilisce che sono attribuiti al momento della presentazione domanda di rilascio della patente e successivamente alla maturazione del requisito; in merito l’Ispettorato Nazionale del Lavoro con la circolare 23 settembre 2024, n.4, ha precisato che la “… richiesta di attribuzione di ulteriori crediti sulla patente sarà possibile solo ad esito delle integrazioni della piattaforma informatica, di cui si darà notizia sul sito internet di questo Ispettorato, unitamente alle modalità operative da seguire“. Pertanto, se ne deduce che gli ulteriori crediti andranno richiesti dall’azienda, fermo restando che, come si evince dalla predetta predetta circolare, per avere un quadro più preciso è necessario attendere le indicazioni operative che saranno diramate dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro. Approfondisci