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Cuneo fiscale, taglio provvisorio del 4%? Le ipotesi al vaglio del Governo

Le ipotesi al vaglio riguardano il taglio del cuneo fiscale di 4 punti per gli ultimi 4 mesi del 2021 a beneficio dei lavoratori che guadagnano fino a 35 mila euro l’anno

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Ne aveva già parlato il Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti e ora la questione è centrale nelle ultime riunioni del Governo. Del taglio del cuneo fiscale si parla infatti da tempo e il Ministro del lavoro Andrea Orlando ha recentemente annunciato la convocazione dei sindacati entro luglio. Il provvedimento potrebbe arrivare insieme al decreto Aiuti bis contro il caro-bollette e il caro carburanti. Una nuova misura costa complessivamente allo Stato circa 2 miliardi e mezzo di euro. Di fatto una discussione ancora non c’è ma dilagano ipotesi sulle misure che il Governo potrebbe adottare con l’obiettivo di aumentare il poter d’acquisto.

La situazione in Italia

Il cuneo fiscale in Italia, cioè la differenza fra il costo per il datore di lavoro e la retribuzione netta percepita dal dipendente, è pari al 46,5% in calo di 0,4 punti rispetto al 2020. Il nostro Paese è al quinto posto fra i 38 Paesi che aderiscono all’Ocse (leggi qui). La percentuale è composta per il 15,3% di imposte personali sul reddito, per il  31,2% di contributi previdenziali che ricadono in parte sul lavoratore (7,2%) e in parte sul datore di lavoro (24,0%). Al primo posto c’è il Belgio con il 52,6%, seguito dalla Germania con il 48,1%.

Taglio del cuneo fiscale, le ipotesi al vaglio

La prima ipotesi riguarda il taglio del cuneo fiscale di 4 punti (4%) per gli ultimi quattro mesi del 2022 a beneficio dei lavoratori che guadagnano fino a 35mila euro l’anno. Con questo taglio (tramite sgravio contributivo), i lavoratori si ritroverebbero in busta paga un salario netto più alto di circa 75 euro

Nel caso non si riuscissero a trovare i fondi necessari, si parla sempre di un intervento simile ma solo per i lavoratori con redditi fino a 20mila euro l’anno.


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