Politica Stagionali, Conflavoro PMI al Governo: “Fallimento Decreto Flussi, cambiare procedure per colmare la carenza di manodopera”Il Decreto Flussi non sta agevolando l’inserimento dei 70mila lavoratori stranieri richiesti dalle imprese. In vista del Decreto Flussi bis, Conflavoro PMI chiede al Governo di velocizzare le pratiche di ingresso giovedì 16 Giugno 2022martedì 19 Luglio 2022 Il Decreto Flussi, così come è stato concepito, non sta agevolando l’inserimento lavorativo degli stranieri nel nostro Paese né, tantomeno, sta contribuendo a soddisfare la richiesta degli oltre 70mila lavoratori, stagionali e non, richiesti soprattutto dagli operatori del Turismo. La denuncia arriva da Conflavoro PMI che, a seguito della notizia sulla imminente emanazione di un nuovo provvedimento Flussi, ha scritto al Presidente Mario Draghi e ai Ministri Luciana Lamorgese e Andrea Orlando per chiedere subito un cambio di rotta. “Le procedure previste dal Decreto Flussi, rimaste quasi del tutto invariate negli anni, rappresentano, soprattutto nell’attuale congiuntura economica, un vero e proprio labirinto burocratico, sia per il lavoratore che per il datore di lavoro. La tortuosità e la lentezza del meccanismo, infatti, non sono in grado di offrire una risposta concreta al grave problema della carenza di manodopera, sbarrando la strada a coloro che vogliono entrare regolarmente in Italia per motivi di lavoro e, soprattutto, a quelle imprese che hanno necessità di assumerli”, commenta Roberto Capobianco, Presidente nazionale Conflavoro PMI. Dati alla mano, solo nel 2022 sono stati 220mila gli imprenditori che hanno fatto richiesta per procedere all’assunzione di nuovo personale, a cui si aggiungono le pratiche inevase degli anni precedenti, e nessuno, ad oggi, ha ricevuto risposta. Inoltre, a fronte di 207mila domande di emersione presentate dalle imprese, sono stati solo 105mila i permessi di soggiorno rilasciati dal 2020. In media, a livello nazionale, solo la metà delle pratiche è stata finalizzata, con percentuali di lavorazione inferiori al 20% se si tiene in considerazione la media delle principali città metropolitane. “I numeri mettono in luce un quadro alquanto preoccupante in quanto testimoniano notevoli ritardi nell’evasione delle domande, con tempistiche che possono durare anche diversi anni – commenta Capobianco –. I tempi amministrativi sono del tutto incompatibili con quelli della nostra economia. Anche l’ultimo decreto, infatti, è stata un’occasione sprecata, non solo per ciò che attiene alla regolarizzazione dell’immigrazione clandestina, ma anche per l’emersione fiscale del lavoro nero”. Alla luce di un imminente Decreto Flussi bis che potrebbe garantire ulteriori 70mila assunzioni, è necessario un intervento mirato del Governo con l’obiettivo di velocizzare le pratiche per consentire ingressi più immediati di stranieri in Italia. Ciò potrebbe contribuire a risolvere in modo concreto il problema della carenza di manodopera nel settore agricolo e nel settore turistico-ricettivo, contrastando quindi il lavoro irregolare. Conflavoro PMI richiede dunque che alla misura temporanea di snellimento e velocizzazione delle procedure, proprio in virtù della necessità di manodopera stagionale, faccia subito seguito “una riforma organica e strutturale che ponga definitivamente fine al problema, creando canali di ingresso privilegiati per motivi di lavoro, e favorendo percorsi di regolarizzazione per chi è già in Italia“. Leggi le ultime notizie di Politica La tua crescita passa da una nostra sede Cerca la più vicina a te Tanti vantaggi in una tessera associativa Iscriviti ora Tanti vantaggi in una tessera associativa Iscriviti ora Scopri le altre nostre convenzioni Condizioni agevolate agli associati Conflavoro PMI Leggi tutto Offerta esclusiva dedicata Leggi tutto Nexi, l'innovazione dei pagamenti digitali in Italia Leggi tutto 30% di sconto sulle tariffe web Leggi tutto