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IA per innovazione sociale e inclusione, il 29 gennaio apre bando per Terzo Settore

Bando da 2,5 milioni di euro di fondi complessivi, una straordinaria opportunità per sviluppare progetti basati sull’IA, volti a promuovere l’inclusione sociale rafforzando il ruolo del Terzo Settore

di Oliviero Casale, componente CTS Terzo Settore di Conflavoro

A partire dalle 12:00 del 29 gennaio 2025 e fino alle 16:00 del 4 marzo 2025, gli enti del Terzo Settore iscritti al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS) potranno presentare domanda per accedere ai finanziamenti messi a disposizione dal Ministero delle Politiche Sociali tramite l’Avviso n. 3/2024.

Con un fondo complessivo di 2,5 milioni di euro, il bando rappresenta una straordinaria opportunità per sviluppare progetti di rilevanza nazionale, basati sull’intelligenza artificiale (IA), per migliorare i servizi, promuovere l’inclusione sociale e rafforzare il ruolo del Terzo Settore come pilastro dello sviluppo sostenibile.

Questo bando, emanato con Decreto direttoriale n. 370 del 30 dicembre 2024, si inserisce nel quadro strategico delineato dall’Atto di Indirizzo 2024, che individua gli obiettivi generali, le aree prioritarie e le linee di attività finanziabili attraverso il fondo ex art. 72 del Codice del Terzo Settore (D.lgs. n. 117/2017).

Analizziamo i punti principali del bando, pur sottolineando che è sempre necessario fare riferimento al testo completo dell’Avviso e ai suoi allegati per un approfondimento esaustivo.

Un’opportunità unica per innovazione e impatto sociale

L’Avviso n. 3/2024 si distingue per l’opportunità di coniugare in modo concreto ed efficace l’innovazione tecnologica con l’impatto sociale. Offre agli enti del Terzo Settore strumenti per affrontare le sfide emergenti e migliorare la qualità dei servizi destinati alle comunità più vulnerabili. L’intelligenza artificiale non è solo un mezzo per incrementare l’efficienza operativa, ma anche un catalizzatore di cambiamenti significativi che possano promuovere l’inclusione sociale, ridurre le disuguaglianze e costruire una società più equa.

Attraverso questo bando, gli enti del Terzo Settore sono invitati a sviluppare progetti con una visione strategica e replicabile su scala nazionale, in grado di rispondere alle sfide locali e globali. È un’occasione per sperimentare soluzioni innovative che integrino competenze tecnologiche e umane, valorizzando il potenziale dell’IA per generare un impatto positivo e duraturo.

L’iniziativa, inoltre, si pone come un invito a ripensare i modelli di governance e intervento sociale, favorendo la creazione di ecosistemi collaborativi che rispondano in modo proattivo alle esigenze di una società in continua evoluzione.

Ambito territoriale e durata dei progetti

Un aspetto cruciale dell’Avviso n. 3/2024 riguarda l’ambito territoriale e la durata dei progetti. I progetti devono prevedere lo svolgimento di attività in almeno 10 Regioni (equiparando le Province autonome di Trento e Bolzano alle Regioni), garantendo un impatto significativo su scala nazionale.

Le proposte progettuali devono rispettare una durata minima di 12 mesi e non eccedere i 18 mesi. È importante che gli interventi prevedano un’effettiva attivazione sul territorio e non si limitino alla sola diffusione di informazioni, come campagne radiofoniche, televisive o digitali, senza un reale coinvolgimento delle comunità locali.

Soggetti proponenti e partenariati

I progetti finanziabili devono essere promossi da organizzazioni di volontariato (ODV), associazioni di promozione sociale (APS) e fondazioni del Terzo Settore, tutte regolarmente iscritte al RUNTS. È consentita la partecipazione singola o in partenariato tra più enti, inclusi quelli che fanno parte delle reti associative previste dall’art. 41 del Codice del Terzo Settore.

Nel caso di partenariati, è fondamentale che tutti gli enti partecipanti rispettino i requisiti di qualificazione per l’intera durata del progetto. Al partenariato è assimilata la partecipazione attraverso vincoli associativi tra reti e affiliati, a condizione che tutti gli enti aderenti siano in regola con i requisiti richiesti.

L’ente capofila, individuato come soggetto proponente, sarà responsabile della realizzazione dell’intero progetto e fungerà da punto di riferimento per l’amministrazione procedente. La perdita dei requisiti da parte di uno degli enti coinvolti comporterà l’esclusione immediata del progetto dal finanziamento, sottolineando la necessità di una gestione conforme e rigorosa.

Collaborazioni: un valore aggiunto per i progetti di IA

Un aspetto fondamentale dell’Avviso n. 3/2024 riguarda la possibilità di attivare collaborazioni con enti pubblici o privati, anche non appartenenti al Terzo Settore, per la realizzazione di progetti aventi ad oggetto l’intelligenza artificiale. Questa apertura è volta a incoraggiare sinergie tra diversi attori del panorama sociale, economico e istituzionale, rafforzando l’impatto delle iniziative e promuovendo una maggiore integrazione delle competenze.

Le collaborazioni devono essere formalizzate e regolamentate, rispettando i seguenti requisiti:

  • gratuità dell’apporto: gli enti collaboratori non possono ricevere quote di finanziamento derivanti dal bando. Tuttavia, possono contribuire attraverso un cofinanziamento monetario, come indicato nell’Avviso;
  • impegno documentato: la collaborazione deve essere comprovata da un’apposita attestazione, che descriva dettagliatamente il ruolo e le attività che l’ente pubblico o privato si impegna a svolgere nel contesto del progetto;
  • responsabilità progettuale: la responsabilità complessiva del progetto rimane in capo al soggetto proponente, o, nel caso di partenariati, al soggetto capofila.

Questa previsione consente ai progetti di beneficiare del supporto di soggetti con competenze specifiche in ambiti tecnologici, educativi o sociali, favorendo l’integrazione tra Terzo Settore e altri comparti della società. Ad esempio, una collaborazione con un’università potrebbe fornire competenze avanzate nell’analisi dei dati, mentre un partenariato con un’impresa tecnologica potrebbe contribuire all’implementazione di soluzioni di IA.

Valorizzare le sinergie per un impatto duraturo

Attraverso il coinvolgimento di attori esterni, i progetti finanziati possono arricchirsi di nuovi punti di vista, competenze tecniche e risorse complementari, creando un ecosistema collaborativo orientato all’innovazione sociale. Tuttavia, è essenziale che il soggetto proponente garantisca una governance chiara e trasparente, assicurando che ogni collaborazione sia finalizzata al raggiungimento degli obiettivi del progetto e non comprometta la responsabilità diretta sullo stesso.

L’inclusione di collaborazioni a titolo gratuito rappresenta, dunque, un’opportunità strategica per ampliare l’impatto dei progetti, ottimizzando le risorse disponibili e promuovendo la costruzione di reti multidisciplinari che possano affrontare in modo efficace le sfide del Terzo Settore, contribuendo al suo ruolo di pilastro del bene comune e dello sviluppo sostenibile.

Linee di attività finanziabili

L’Avviso individua nove linee di attività prioritarie, in linea con l’articolo 5 del Codice del Terzo Settore e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG):

  1. interventi e servizi sociali: progetti volti a migliorare la qualità della vita delle persone vulnerabili, come previsto dalla legge n. 328/2000 e dalla legge n. 104/1992;
  2. educazione, istruzione e formazione professionale: iniziative che garantiscano un’educazione equa e inclusiva, basate sulla legge n. 53/2003, e attività culturali con finalità educativa;
  3. formazione universitaria e post-universitaria: programmi che promuovano l’acquisizione di competenze specialistiche e tecnologiche;
  4. attività culturali, artistiche e ricreative di interesse sociale: progetti che rafforzino i legami sociali, diffondano la cultura e valorizzino il volontariato;
  5. radiodiffusione sonora a carattere comunitario: iniziative per il dialogo interculturale e l’inclusione sociale tramite media locali, come previsto dalla legge n. 223/1990;
  6. formazione extra-scolastica: progetti che contrastino la dispersione scolastica, prevenendo il bullismo e riducendo la povertà educativa;
  7. inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro: attività per supportare lavoratori svantaggiati e giovani disoccupati nell’acquisizione di competenze utili per un’occupazione dignitosa;
  8. beneficenza e sostegno a distanza: Programmi per la distribuzione di beni essenziali e il supporto diretto a persone in difficoltà;
  9. promozione e tutela dei diritti umani e civili: progetti che garantiscano pari opportunità, promuovano i diritti civili e sostengano modelli innovativi di solidarietà, come le banche del tempo e i gruppi di acquisto solidale.

Finanziamento del progetto: criteri e requisiti essenziali

L’Avviso n. 3/2024 stabilisce criteri chiari e rigorosi per il finanziamento dei progetti, con l’obiettivo di garantire trasparenza, sostenibilità e coerenza con le risorse a disposizione. Ecco i principali aspetti da tenere in considerazione:

Importi finanziabili

Il finanziamento ministeriale complessivo per ciascun progetto, a pena di esclusione, dovrà essere compreso tra 250 mila euro e 600 mila euro e sarà soggetto a specifiche percentuali rispetto al costo totale del progetto:

  • 80% del costo totale per i progetti presentati e realizzati da associazioni di promozione sociale (APS) o organizzazioni di volontariato (ODV), anche in partenariato;
  • 50% del costo totale per i progetti presentati e realizzati da fondazioni del Terzo Settore.

La quota di cofinanziamento a carico dei soggetti proponenti sarà pari ad almeno:

  • 20% per APS e ODV;
  • 50% per fondazioni del Terzo Settore.

Apporto monetario

Il cofinanziamento deve consistere esclusivamente in un apporto monetario, che può provenire dai proponenti stessi o da risorse messe a disposizione da eventuali terzi. Non sono ammessi cofinanziamenti in forma di beni o servizi.

Sostenibilità del progetto

Il costo complessivo del progetto non può superare il totale delle entrate risultanti dall’ultimo bilancio consuntivo approvato del soggetto proponente. In caso di partenariato, sarà preso in considerazione il totale complessivo delle entrate dei bilanci dei partecipanti.

Esclusività del finanziamento

Il legale rappresentante del soggetto proponente o, in caso di partenariato, il capofila, dovrà dichiarare sotto la propria responsabilità che il progetto non beneficia di altri finanziamenti pubblici, nazionali o comunitari.

Implicazioni per i soggetti proponenti

Questi requisiti sottolineano l’importanza di:

  • pianificare attentamente il progetto per garantire la compatibilità tra costi, entrate e cofinanziamento;
  • presentare bilanci solidi e trasparenti, essenziali per dimostrare la sostenibilità finanziaria della proposta;
  • coinvolgere partner e risorse aggiuntive per soddisfare le quote di cofinanziamento, assicurandosi che l’apporto monetario sia formalmente documentato.

Un’opportunità strategica

Le regole stabilite dall’Avviso non solo garantiscono la corretta gestione delle risorse pubbliche, ma incentivano la capacità organizzativa e finanziaria degli enti del Terzo Settore. La possibilità di coinvolgere risorse terze rappresenta una leva strategica per ampliare l’impatto del progetto, rafforzare le collaborazioni e promuovere modelli di governance sostenibili.

Con un fondo complessivo di 2,5 milioni di euro, questo bando offre un’occasione preziosa per realizzare progetti innovativi e sostenibili, che rafforzino il ruolo del Terzo Settore come motore di sviluppo sociale, inclusione e innovazione.

Riferimenti ufficiali e modalità di presentazione

Per garantire una corretta partecipazione al bando, si raccomanda di fare sempre riferimento al testo ufficiale dell’Avviso n. 3/2024 e ai suoi allegati, disponibili sul sito del Ministero delle Politiche Sociali. Questi documenti costituiscono l’unica fonte normativa di riferimento per i criteri, le modalità e le scadenze relative alla presentazione delle domande.

La compilazione della domanda potrà avvenire esclusivamente attraverso la Piattaforma online, accessibile al seguente indirizzo: https://servizi.lavoro.gov.it/

I termini per la presentazione sono i seguenti:

  • Apertura dello sportello: ore 12:00 del 29 gennaio 2025,
  • Chiusura dello sportello: ore 16:00 del 4 marzo 2025.

È fondamentale rispettare queste scadenze, in quanto eventuali domande presentate oltre il termine indicato saranno considerate inammissibili. Si invitano i soggetti proponenti a pianificare per tempo la compilazione della domanda, assicurandosi di disporre di tutta la documentazione richiesta.

L’IA come leva per il progresso sociale

Il bando evidenzia il ruolo centrale dell’intelligenza artificiale nell’affrontare le sfide del Terzo Settore con un approccio innovativo, scalabile e orientato allo sviluppo sostenibile. Alla base dell’Avviso vi è il riconoscimento delle potenzialità dell’IA di analizzare grandi quantità di dati, individuare correlazioni complesse e generare nuove soluzioni per migliorare la qualità della vita delle persone, con un impatto diretto sulle dimensioni sociali, educative e lavorative.

Tra i principali benefici dell’IA:

  • automatizzazione dei processi interni, semplificando la gestione delle risorse e aumentando l’efficienza operativa, elemento cruciale per ottimizzare l’utilizzo dei fondi e garantire la sostenibilità dei progetti;
  • personalizzazione dei servizi, permettendo di rispondere in modo mirato ai bisogni specifici dei beneficiari, con un approccio inclusivo che valorizza la diversità delle esigenze locali;
  • inclusione digitale, fondamentale per ridurre il divario tecnologico e garantire che le categorie più vulnerabili abbiano accesso a servizi e opportunità digitali.

L’IA, come evidenziato nell’Avviso, è anche un potente strumento educativo. Progetti mirati possono sviluppare tra i giovani e le loro famiglie una comprensione etica e consapevole delle nuove tecnologie, promuovendo un uso critico di strumenti come i social network, la messaggistica istantanea e altre piattaforme digitali. Queste iniziative educative non solo valorizzano le opportunità offerte dall’IA, ma ne prevengono anche i rischi, come l’abuso dei dati o fenomeni quali i deepfake, che possono minare la fiducia e il benessere delle persone.

Particolare attenzione è rivolta alle nuove generazioni e al loro futuro professionale. L’IA può diventare una leva per l’empowerment di giovani e donne, sviluppando competenze tecnologiche e preparandoli a un mondo del lavoro in continua evoluzione. In questo contesto, il bando incoraggia progetti che rafforzino la presenza delle giovani donne nel settore tecnologico e contrastino fenomeni di abuso o discriminazione legati all’IA.

Infine, il bando sottolinea la necessità di un approccio etico e regolamentato nell’uso dell’IA. La sua implementazione deve essere guidata da criteri di sicurezza, affidabilità e inclusione, per assicurare che le tecnologie non diventino uno strumento di esclusione o disuguaglianza, ma un mezzo per costruire una società più equa e sostenibile.

Il ruolo del CTS Settore di Conflavoro

Il Comitato Tecnico Scientifico Terzo Settore di Conflavoro promuove l’adozione di pratiche innovative, sostenendo il dialogo e il confronto tra gli attori del settore. Attraverso la promozione di un uso etico e responsabile dell’IA, il CTS sensibilizza sugli impatti sociali e culturali delle tecnologie, rafforzando il ruolo del Terzo Settore come pilastro per lo sviluppo sostenibile e inclusivo dell’intero Paese.

Nella visione di Conflavoro, il Terzo Settore deve essere protagonista nella costruzione di un’Italia antifragile, capace di trasformare le crisi in opportunità e rispondere alle sfide globali con soluzioni innovative e sostenibili. Tuttavia, l’IA, e in particolare l’IA generativa, presenta potenziali rischi, tra cui l’uso improprio dei dati, il rischio di esclusione digitale e una possibile dipendenza da sistemi automatizzati.

In un contesto in cui le imprese stanno investendo massicciamente nell’IA, diventa cruciale dotarsi di modelli di governance efficaci che garantiscano un’adozione responsabile delle tecnologie. Servono nuove competenze, formazione continua e infrastrutture per assicurare che il Terzo Settore possa sfruttare le opportunità offerte dall’IA senza perdere di vista i suoi valori fondanti.

Con il supporto dei finanziamenti previsti dagli Avvisi 2/2024 e 3/2024, il Terzo Settore ha l’opportunità di consolidare il proprio ruolo strategico, contribuendo a costruire un sistema sociale ed economico orientato al bene comune, capace di guidare il cambiamento verso una società più equa, inclusiva e sostenibile.

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