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Nuova indennità per i lavoratori dello spettacolo precari dal 1° gennaio 2024

In particolare, si parla di lavoratori autonomi, subordinati a tempo determinato, che prestano attività artistica e tecnica per la realizzazione di spettacoli

Nuova indennità di discontinuità per i lavoratori dello spettacolo. A partire dal 1° gennaio 2024, è destinata ai lavoratori con meno di 25mila euro di reddito. L’obiettivo è quello di compensare gli alti livelli di frammentarietà della posizione reddituale e contributiva dei lavoratori dello spettacolo.

A chi si rivolge

Nello specifico l’indennità si rivolge:

  • ai lavoratori dello spettacolo a tempo determinato che prestano attività artistica o tecnica, direttamente connessa con la produzione e la realizzazione di spettacoli;
  • ai lavoratori dello spettacolo intermittenti, anche a tempo indeterminato.

In particolare, si parla di lavoratori autonomi, subordinati a tempo determinato, che prestano attività artistica e tecnica per la realizzazione di spettacoli. 

Sono ammessi anche i lavoratori discontinui iscritti al Fondo di previdenza dello spettacolo.

Quali sono i requisiti necessari per ottenere l’indennità

I requisiti necessari per ottenere l’indennità:

  • Bisogna essere residenti in Italia da almeno un anno, avere la cittadinanza italiana o europea;
  • avere un reddito imponibile IRPEF entro i 25mila euro nell’anno precedente alla domanda;
  • avere almeno 60 giornate di contribuzione accreditata al fondo spettacolo;
  • avere un reddito da lavoro derivante in via prevalente dall’esercizio delle attività per le quali è richiesta l’iscrizione al fondo stesso;
  • la non titolarità di rapporti di lavoro subordinato a tempo indeterminato nell’anno precedente o di pensioni.

Quali sono le attività discontinue ammesse

L’indennità è prevista per le seguenti attività:

  • operatori di cabine di sale cinematografiche, impiegati amministrativi e tecnici dipendenti dagli enti di imprese esercenti pubblici spettacolo, dalle imprese radiofoniche, televisive o audiovisive, dalle imprese della produzione cinematografica, del doppiaggio e dello sviluppo della stampa; maschere, custodi, guardarobieri, addetti alle pulizie e al facchinaggio, autisti dipendenti dagli enti ed imprese esercenti pubblici spettacoli, dalle imprese radiofoniche televisive o audiovisive, dalle imprese della produzione cinematografica, del doppiaggio e dello sviluppo della stampa; impiegati e operai dipendenti dalle imprese di spettacoli viaggianti e quelli dipendenti dalle imprese esercenti il noleggio e la distribuzione dei film.

Nel dm 25 luglio 2023, l’individuazione dei lavoratori discontinui del settore dello spettacolo.

Qual è l’importo dell’indennità per i lavoratori dello spettacolo precari

La durata dell’indennità spetta per un numero di giornate pari a 1/3 di quelle accreditate al fondo spettacolo nell’anno precedente alla domanda, detratte quelle coperte da altra contribuzione obbligatoria o indennizzate in altro modo, nel limite di 312 giornate l’anno.

L’importo – accreditato dall’INPS in un’unica soluzione – è pari al 60% della media delle retribuzioni imponibili in rapporto alle giornate di contribuzione derivanti dall’esercizio delle attività, sempre in relazione all’anno precedente alla domanda. L’importo giornaliero non potrà comunque superare il minimale contributivo.

L’indennità fa reddito?

Si, l’indennità fa reddito ed è coperta da contribuzione figurativa.

Come fare domanda

L’indennità di discontinuità per i lavoratori dello spettacolo può essere richiesta all’Inps entro il 30 giugno di ogni anno.

Abrogazione ALAS

A partire dal 1° gennaio 2024 viene invece abrogata l’indennità per i lavoratori autonomi dello spettacolo (ALAS) avviando un regime transitorio destinato a trovare applicazione agli eventi di cessazione involontaria fino al 31 dicembre 2023.

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