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La settimana politica: la tregua in Ucraina (forse) si avvicina, mentre l’Europa si riarma

Attesa telefonata tra Trump e Putin. Italia spaccata su voti ReArm Eu mentre si va verso il Consiglio Europeo del 20 e 21 marzo

L’inviato della Casa Bianca per il Medio Oriente Steve Witkoff ha annunciato ieri che in questa settimana, probabilmente già domani, dovrebbe avere luogo una telefonata da Trump e Putin che potrebbe rappresentare la possibile svolta sulla guerra in Ucraina, a testimonianza del fatto che le distanze si sarebbero effettivamente ridotte.

L’Europa approva il Piano ReArm EU

I molteplici scenari che ruotano attorno al tema della pace in Ucraina hanno continuato a dominare la scena politica e internazionale degli ultimi giorni, a partire dagli sviluppi sul piano ReArm EU illustrato dalla Presidente di Commissione Von der Leyen e presentato come uno strumento “non per minacciare o conquistare” ma per agire con “un deterrente contro ogni attacco esterno guidato dall’odio contro l’Europa unita”.

Nella giornata di mercoledì, il Parlamento europeo ha approvato con 419 voti a favore una risoluzione sul Libro bianco della difesa, che la Commissione europea presenterà il 19 marzo. Questo appuntamento sarà fondamentale in quanto, sebbene la decisione rappresenti già una svolta storica, rimangono molti punti ancora da chiarire, non solo rispetto all’attuazione delle proporzioni dei circa 800 miliardi di aiuti previsti (150 di prestiti finanziati da nuovo debito e 650 spesi direttamente dai singoli Stati membri), ma anche in che modo tali investimenti verranno vincolati ad acquisti da aziende europee – una mossa strategica, quest’ultima, anche per ridurre la dipendenza dagli Usa nell’era della guerra dei dazi, in considerazione dell’elevata dipendenza in termini di tecnologia militare.

Il ruolo dell’Italia e le posizioni dei partiti

In questo quadro, l’Italia potrebbe verosimilmente giocare un ruolo chiave per via della posizione strategica nel Mediterraneo, ma questo sembra passare in secondo piano dal punto di vista della politica italiana, che si è mostrata frammentata in occasione della votazione in senso all’Europarlamento. Fratelli d’Italia ha votato a favore della risoluzione per il riarmo, ma si è astenuta su quella per il sostegno militare all’Ucraina, intendendo in tal modo non voltare le spalle agli Usa di Trump. Forza Italia ha votato a favore di entrambe le risoluzioni, mentre la Lega ha votato contro. Anche il M5S e AVS hanno votato contro, mentre il PD si è trasversalmente spaccato, con 11 astenuti – che hanno seguito l’indicazione iniziale pervenuta dalla Segretaria Schlein – e 10 votanti a favore, che hanno scelto di non isolarsi dal resto del gruppo dei socialisti europei.

Le opposizioni si presenteranno quasi certamente in ordine sparso dinanzi al Presidente Meloni nel corso delle comunicazioni che avranno luogo domani in vista del prossimo Consiglio europeo in programma dal 20 al 21 marzo, dove Ucraina, difesa europea e competitività saranno i temi centrali. Lo sforzo del Premier sarà quello di ricompattare la maggioranza in Parlamento attorno alla posizione italiana che verrà illustrata, e che da quanto si apprende dovrebbe confermare i punti chiave già noti: sostegno indiscusso all’Ucraina, valorizzazione del ruolo Usa rispetto alla proposta di pace, tema del riarmo e della difesa europea, con tanto di conferma di un passaggio sulla contrarietà all’invio di proprie truppe italiane.

Nuovo attacco a Mattarella dalla Russia

Purtroppo nei giorni scorsi, per la terza volta in poche settimane, è arrivato un nuovo attacco contro il Capo dello Stato Sergio Mattarella da parte della portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, per la quale «le affermazioni del presidente italiano Sergio Mattarella secondo cui la Russia minaccia l’Europa con armi nucleari sono menzogne e falsità», riferendosi in particolare alle parole pronunciate dal nostro Presidente lo scorso 8 marzo, in occasione della visita ufficiale a Hiroshima. Il Vicepremier e Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha convocato l’ambasciatore russo in Italia per chiedere chiarimenti, condannando questo attacco in modo severo ed esprimendo solidarietà a Mattarella.

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