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Milleproroghe: novità su turismo, contratti e assicurazioni PMI

OK dal Governo al decreto Milleproroghe, Conflavoro approfondisce le principali disposizioni in materia lavoro

La seduta del Consiglio dei Ministri del 9 dicembre 2024 ha approvato il decreto Milleproroghe, il decreto legge che introduce disposizioni urgenti in materia di proroghe  di termini normativi.

In questo articolo, l’area Relazioni Industriali di Conflavoro approfondisce le principali disposizioni rinvenibili dall’ultima bozza disponibile, relative all’ambito imprese e al mondo del lavoro.

Proroga delle causali per il tempo determinato

Tra le misure riconducibili alla competenza del Ministero del Turismo troviamo la modifica all’articolo 19, comma 1, lettera b), del decreto legislativo 81/2015, in materia di causali per il tempo determinato.

Il Milleproroghe posticipa al 31 dicembre 2025 la possibilità di prevedere causali relative ad esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva individuate dalle parti.

Ciò consente una maggiore flessibilità per i contratti a tempo determinato di durata superiore ai 12 mesi in caso di assenza di specifiche previsioni contenute nei contratti collettivi nazionali o aziendali. 

Contratti assicurativi per rischi catastrofali

Il decreto Milleproroghe posticipa al 31 marzo 2025 la scadenza del termine introdotto dall’articolo 1, comma 101, della legge 213/2023.

Tre mesi in più dunque per le imprese con sede legale in Italia o aventi sede legale all’estero con una stabile organizzazione in Italia per stipulare un’assicurazione per la copertura dei danni direttamente cagionati da calamità naturali ed eventi catastrofali verificatisi sul territorio nazionale.

Rientrano in tale accezione i sismi, le alluvioni, le frane, le inondazioni e le esondazioni.

Nel Milleproroghe anche il settore turistico ricettivo

Il decreto interviene posticipando al 31 dicembre 2025 la scadenza del termine per richiedere un contributo, sotto forma di credito di imposta, fino all’80% delle spese sostenute per gli interventi di efficientamento energetico, riqualificazione antisismica, eliminazione delle barriere architettoniche,  interventi di digitalizzazione ed altri specifici.

Alla stessa scadenza è prorogato anche il termine per la richiesta di un contributo a fondo perduto non superiore al 50% delle spese sostenute per i medesimi interventi – di importo comunque non superiore al limite massimo di 100.000€ per ciascun beneficiario – cumulabile con il precedente. 

Sempre al 31 dicembre 2025 è prorogata la durata della misura di semplificazione per la realizzazione di specifici impianti fotovoltaici ubicati in aree nella disponibilità di strutture turistiche o termali, previa dichiarazione di inizio lavoro asseverata (DILA).

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