Lavoro Patto di stabilità: come funziona e cosa dice la CassazioneIl contratto di lavoro può arricchirsi di clausole accessorie, ulteriori specifiche e obblighi: un esempio è il patto di stabilità giovedì 18 Luglio 2024venerdì 26 Luglio 2024 Il contratto di lavoro spesso può arricchirsi di clausole accessorie, volte a specificare ulteriormente diritti ed obblighi delle parti in determinate situazioni. Un esempio è il patto di stabilità, ovvero un accordo tra le parti con cui viene definita una durata minima del rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Stipulato in fase assuntiva o post-assuntiva, lo scopo principale del patto in questione è quello di tutelare il capitale umano presente in azienda, vincolandolo – a determinate condizioni – alla permanenza in azienda, specialmente in considerazione dell’investimento formativo svolto dall’azienda nei confronti di uno specifico lavoratore. La formalizzazione del patto di stabilità Mediante forma scritta, il patto di stabilità prevede l’impegno di una o entrambe le parti a non recedere dal rapporto di lavoro per un determinato periodo di tempo, definito nell’accordo stesso. Ciò determina pertanto un vincolo di stabilità legato ad un periodo di tempo determinato e ragionevole, nonché costituito da un onere a carico di entrambe le parti. Nello specifico, il patto può determinarsi in due modi: Entrambe le parti si impegnano a non recedere dal contratto prima di una determinata scadenza, salvo specifiche condizioni; Il patto vincola solo il dipendente a non recedere, in cambio di un corrispettivo adeguato. La sentenza della Cassazione In merito al secondo punto, il Tribunale di Velletri con sentenza 305/2017, specifica che l’erogazione di un corrispettivo – in cambio della limitazione della possibilità di recedere – è valido solo laddove il datore di lavoro abbia concretamente sostenuto delle spese per la formazione della risorsa in questione, trovandosi l’azienda quindi «a poter beneficiare per un periodo di tempo minimo ritenuto congruo, del bagaglio di conoscenze acquisito dal lavoratore». Andando ancora oltre la Cassazione, con sentenza 14457 del 9 giugno 2017, definisce l’opportunità di prevedere un corrispettivo diverso da quello in denaro o dalla reciproca obbligazione a non recedere, stabilendo come ulteriori opportunità una maggiorazione della retribuzione o un’obbligazione non monetaria, ritenuta comunque non simbolica e proporzionata al sacrificio del lavoratore. Modalità di recesso Come definito dallo spirito stesso del patto, con la previsione di tale clausola, il contratto di lavoro viene vincolato ad una determinata durata. I casi di recesso pertanto sono limitati alle seguenti fattispecie: Giusta causa; Impossibilità sopravvenuta nell’esecuzione della prestazione. In tutte le altre ipotesi, il recesso si configura come illegittimo e comporta le seguenti situazioni: Recesso del datore di lavoro: al lavoratore spetta il risarcimento del danno costituito dalla retribuzione che avrebbe percepito dalla data di recesso fino allo scadere del patto di stabilità, nonché delle eventuali ulteriori tutele stabilite dall’ordinamento; Recesso del lavoratore: versamento della penale eventualmente prevista dal patto; in alternativa risarcimento del danno determinato dal giudice, eventualmente stabilito nei costi sostenuti dal datore di lavoro per la formazione erogata. Resta inteso che, decorso il termine del patto di stabilità, le parti possono recedere liberamente dal rapporto di lavoro, nel rispetto del periodo di preavviso eventualmente previsto e delle normative vigenti in tema di recesso dal rapporto di lavoro. Il tema è sicuramente complesso, ma lo strumento merita di essere approfondito per le opportunità di fidelizzazione e valorizzazione delle risorse umane che concede. Per eventuali ulteriori necessità, rivolgiti a Conflavoro e i nostri esperti potranno supportarti nella corretta formulazione del patto di stabilità. La tua crescita passa da una nostra sede Cerca la più vicina a te Tanti vantaggi in una tessera associativa Iscriviti ora Tanti vantaggi in una tessera associativa Iscriviti ora Scopri le altre nostre convenzioni 10% di sconto sui tuoi viaggi Leggi tutto Gestione delle risorse umane in un clic Leggi tutto 30% di sconto sulle tariffe web Leggi tutto Nexi, l'innovazione dei pagamenti digitali in Italia Leggi tutto