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Progetti green, dal Mise due nuovi decreti in arrivo tramite contratti di sviluppo

In arrivo due Decreti Mise per il finanziamento di progetti green. Stanziati 2 miliardi: un miliardo e mezzo sarà destinato ai contratti di sviluppo e 500mila euro per il rilancio industriale.

Nel complesso verranno finanziati 101 progetti: l’80% nel Mezzogiorno, il 20% nel centro-nord.

A queste risorse si aggiungono quelle stanziate dal DL Aiuti bis: 40 milioni d euro nel 2022, 400 milioni nel 2023 ed altri 12 milioni per ciascun degli anni dal 2024 al 2030. Queste risorse finanzieranno ulteriori richieste di finanziamento.

Cosa sono i contratti di sviluppo?

Sono costituiti da una vasta gamma di incentivi erogati per progetti di investimenti di grandi dimensioni.

I progetti per i quali si sottoscrivono i contratti di sviuppo riguardano: lo sviluppo industriale, lo sviluppo turistico e la tutela ambientale. Possono coinvolgere anche progetti di ricerca, sviluppo e innovazione.

Sono stati introdotti nel 2001. Al 1° luglio sono stati finanziati 225 contratti per un totale di 8,1 miliardi di euro di investimenti attivati e di 3,3 miliardi di euro di agevolazioni concesse.

In questo caso si tratta di agevolazioni volte a promuovere progetti green e quindi favorire la transizione energetica.

Progetti green e caro energia

Il Mise ha firmato anche un ulteriore decreto per applicare il Temporary framework UE ai contratti di sviluppo. In relazione alla crisi energetica connessa al conflitto in Ucraina, tale misura prevede un regime agevolato per i soggetti di imprese che permettono una riduzione delle emissioni di CO2 delle attività industriali grazie a progetti green. Il regime in questione potrà essere adottato anche nei casi in cui verrà realizzata una riduzione del consumo di energia nelle attività e nei processi industriali.

Nel complesso dovrà essere realizzata:

  • una riduzione di almeno il 40 per cento delle emissioni dirette di gas a effetto serra, tramite elettrificazione dei processi produttivi o utilizzo di idrogeno rinnovabile e elettrolitico (in sostituzione dei combustibili fossili);
  • una riduzione di almeno il 20 per cento del consumo di energia.

La scadenza delle domande sarà indicata in un successivo provvedimento.


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