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Risparmi, come proteggerli dall’inflazione. Alcuni consigli

È importante investire una parte dei propri risparmi in strumenti con scadenza a breve termine o a tasso variabile e in titoli di Stato indicizzati all’inflazione

Tra i tanti effetti indesiderati dell’alto livello dell’inflazione, c’è anche la perdita del valore reale del denaro accumulato sui conti correnti. Come fare quindi a proteggere i propri risparmi dall’inflazione. Bankitalia ci dà alcuni preziosi suggerimenti.

Investire in scadenze a breve termine

Come suggerisce anche Bankitalia, in periodi come quello attuale, dove l’inflazione ha raggiunto livelli altissimi, è importante investire una parte dei propri risparmi in strumenti con scadenza a breve termine o a tasso variabile e in titoli di Stato indicizzati all’inflazione.

Avere una parte dei risparmi investita in strumenti a breve scadenza consente di reinvestire i fondi scaduti, o che scadranno a breve, a tassi che intanto sono aumentati con l’inflazione. Invece nel caso dei titoli a tasso variabile o indicizzati all’inflazione, l’aumento del rendimento è automatico appena tassi e inflazione iniziano a crescere.

Diversificare gli investimenti per proteggere i risparmi

Un altro suggerimento per proteggere i risparmi dall’inflazione è diversificare, cioè investire in più prodotti diversi tra loro (depositi, titoli di Stato, materie prime…). 

Attenzione ai rendimenti reali 

Come si legge sul sito di Bankitalia: “Un altro suggerimento per proteggere i propri risparmi è quello di stare sempre attenti ai rendimenti reali, quelli veri, che davvero mi permettono di far crescere nel tempo il potere di acquisto dei miei risparmi. Normalmente quando parliamo dei rendimenti (ad esempio, il tasso di interesse di un conto corrente o il rendimento di un titolo di Stato) ci riferiamo a rendimenti nominali, cioè al tasso di crescita del nostro capitale investito. Per conoscere il tasso di crescita del potere di acquisto del nostro capitale dobbiamo sottrarre ai rendimenti nominali il tasso atteso d’inflazione. Il capitale investito in uno strumento che rende il 3 per cento, con un’inflazione del 2 per cento, crescerà solo dell’1 per cento in termini di beni e servizi che si potranno acquistare. Purtroppo, soprattutto negli ultimi anni, per avere rendimenti reali attesi positivi è necessario investire in strumenti relativamente rischiosi, dai rendimenti più alti, tali da più che compensare l’inflazione”.

Fondo monetario

Tra la scelte possibili per non lasciare troppa liquidità sul conto corrente, sempre secondo Banlkitalia, c’è anche il Fondo monetario, uno strumento d’investimento temporaneo che permette di attendere l’arrivo di momenti più redditizi per investire. Tra i vantaggi c’è la maggiore velocità per disinvestire il denaro rispetto ai Conti deposito, mentre gli interessi lordi attesi oscillano intorno al 3%.

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