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Lo Stato cattivo pagatore? Nessun pignoramento e garanzia di 2,5 milioni per le Pmi

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Dopo il caso Bramini, garanzia per le piccole e medie imprese che rischiano il fallimento a causa dei mancati pagamenti della pubblica amministrazione

Nel Dl semplificazioni approvato oggi al Consiglio dei ministri ci sono importanti provvedimenti riguardanti i debiti che le imprese vantano nei confronti della pubblica amministrazione. Debiti che, accade sempre più spesso fino all’emblematico caso di Sergio Bramini, portano l’imprenditore a dichiarare fallimento e a perdere tutto. Casa compresa. Con una modifica al comma 3 dell’articolo 560 del codice di procedura civile, invece, il Dl Semplificazioni domani in Gazzetta prevede che il soggetto che ha certificato il credito verso la Pa si veda sbloccare l’immobile pignorato in un tempo che va dai 60 ai 90 giorni.
 

Cosa prevede il provvedimento

Al suddetto articolo, con il Dl Semplificazioni, vengono aggiunti i seguenti periodi: “Tuttavia, quando il debitore all’udienza di cui all’articolo 569 documenta di essere titolare di crediti nei confronti di pubbliche amministrazioni risultanti dalla piattaforma elettronica per la gestione telematica del rilascio delle certificazioni, per un ammontare complessivo pari o superiore all’importo dei crediti vantati dal creditore procedente e dai creditori intervenuti, il giudice dell’esecuzione, con il decreto di cui all’articolo 586, dispone il rilascio dell’immobile pignorato per una data compresa tra il sessantesimo e novantesimo giorno successivo a quello della pronuncia del medesimo decreto. Della sussistenza delle condizioni di cui al terzo periodo è fatta menzione nell’avviso di cui all’articolo 570”.

Esulta il ministro Luigi Di Maio: “Se io imprenditore sono in ritardo coi pagamenti e non dipende da me, ma dal fatto che vanto crediti verso lo Stato, sarà lo Stato stesso a garantirmi in modo da non far saltare la mia azienda. Non posso fallire perché lo Stato non mi paga, né è giusto che mi pignorino la casa”.

Dal Fondo di garanzia per le Pmi una copertura fino all’80%

Per quanto riguarda i debiti in sé per sé, sarà il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese a garantire per gli imprenditori la restituzione delle rate dei finanziamenti già contratti con le banche e gli intermediari finanziari. Intesi, di nuovo, i crediti crediti certificati ai sensi dell’articolo 9, comma 3-bis, del Dl 185/2008, convertito con modificazioni nella legge 2/2009.

In particolare il Dl Semplificazioni istituisce una dotazione finanziaria di 50 milioni a valere sulle disponibilità del Fondo. Una sezione speciale, dunque, che copre fino all’80% della somma e fino a un importo massimo garantito di 2,5 milioni.

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