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Superbonus, le novità dell’ultima circolare dell’Agenzia delle Entrate

La circolare numero 13 dell’Agenzia delle Entrate riepiloga le ultime novità relative al superbonus.

Il documento illustra le modifiche alle regole dell’agevolazione introdotta dal decreto Rilancio, apportate prima dal decreto Aiuti quater, successivamente dalla Legge di Bilancio 2023 e, da ultimo, dal DL 11/2023 e la relativa legge di conversione.

Superbonus, novità e scadenze

Dal 2023 la detrazione spetta nella misura del 90 per cento per gli edifici in cui è prevista attualmente l’agevolazione.

La detrazione è riconosciuta invece in misura piena, al 110%, per le spese sostenute entro la scadenza del 30 settembre 2023 in interventi effettuati su unifamiliari e villette, a patto che siano stati realizzati almeno il 30% dei lavori entro il 30 settembre 2022.

Il superbonus spetta in misura piena, al 110 per cento, per gli interventi fino al 31 dicembre 2023 effettuati dagli istituti autonomi case popolari, IACP, a patto che siano stati effettuati lavori per almeno il 60% dell’intervento complessivo.

Per i condomini, l’accesso alle agevolazioni al 110% è solo nel caso in cui:

  • la CILA risulti presentata alla data del 31 dicembre 2022 e la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori risulti adottata prima dell’entrata in vigore del Decreto Aiuti-quater, ovvero del 18 novembre;
  • la CILA risulti presentata alla data del 25 novembre 2022 e la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori risulti adottata tra il 19 novembre 2022 e il 24 novembre 2022.

Le unifamiliari

Il decreto Blocca Cessioni ha previsto la proroga della scadenza del 31 marzo al 31 settembre, per i soggetti che abbiano realizzato almeno il 30 per cento dei lavori alla data del 30 settembre 2022.

Per chi avesse iniziato i lavori a partire dal 1° gennaio, invece, è riconosciuta la detrazione al 90% nel caso in cui il reddito di riferimento del contribuente non sia superiore a 15.000 euro e gli interventi siano realizzati su un immobile adibito ad abitazione principale.

L’agevolazione edilizia spetta, inoltre, a condizione che il contribuente sia titolare di un diritto di proprietà, compresa la nuda proprietà, o di un diritto reale di godimento sull’unità immobiliare (usufrutto, uso, abitazione).

Istruzioni per la detrazione in 10 anni

L’agevolazione potrà essere ripartita in 10 anni a partire dal periodo d’imposta 2023 a condizione che la spesa relativa al periodo di imposta 2022, che in base alle regole ordinarie avrebbe dovuto essere inserita nella dichiarazione dei redditi 2023, non sia indicata nel modello 730/2023.

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