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Cosa dicono i contratti di produttività sul welfare aziendale nelle PMI

Le imprese italiane, soprattutto le PMI, investono nel welfare aziendale come strumento per premiare i propri dipendenti e migliorare la qualità del lavoro?

Le imprese italiane, soprattutto le PMI, investono nel welfare aziendale come strumento per premiare i propri dipendenti e migliorare la qualità del lavoro? Secondo il report del Ministero del Lavoro sul deposito dei contratti di produttività, che rileva come, dei 10.925 ancora attivi al 17 febbraio 2025, 6.677 contengano benefici misure di welfare aziendale per i lavoratori. Il totale dei contratti di produttività depositati negli anni supera le 100 mila unità.

Il welfare aziendale nei contratti di produttività

Dei 10.925 contratti attivi, una quota significativa prevede iniziative di welfare a supporto dei lavoratori:

  • 6.677 contratti includono misure di welfare aziendale
  • 8.865 contratti puntano alla produttività
  • 7.081 contratti mirano alla redditività
  • 5.675 contratti si concentrano sulla qualità del lavoro
  • 1.152 contratti prevedono un piano di partecipazione agli utili

Il welfare aziendale si conferma quindi un elemento chiave nella strategia di molte imprese per migliorare il benessere dei dipendenti e accedere alle agevolazioni fiscali.

Lavoratori coinvolti e discrepanze territoriali

In generale, i 10.925 contratti attivi sono depositati per il 73% al Nord, per il 17% al Centro e per il 10% al Sud. Riguardano Servizi (62%), Industria (37%) e Agricoltura (1%) e la meta delle aziende (50%) che li applica ha meno di 50 dipendenti, il 15% tra 50 e 99 il 35% più di 100. Sono 2,8 milioni i lavoratori beneficiari, di cui 2 milioni in riferimento a contratti aziendali e i restanti lavoratori in relazione a contratti territoriali. Il valore annuo medio del premio risulta pari a 1.565,53 euro, di cui 1.790,16 euro riferiti a contratti aziendali e 686,63 euro a contratti territoriali.

Grandi discrepanze nell’utilizzo dei contratti di produttività si registrano, come visto, tra le varie regioni italiane. In cima alla classifica, con 2.846 contratti depositati attivi, c’è la Lombardia. Seguono  Emilia Romagna (2.311), Veneto (1.033), Piemonte (900) e Lazio (814). Chiudono la classifica Basilicata (37), Valle d’Aosta (16) e Molise (15).

Incentivi e decontribuzione

Tra le principali agevolazioni per le imprese che investono in welfare e produttività:

  • 6.446 contratti includono misure di conciliazione vita-lavoro con decontribuzione
  • 4.627 contratti prevedono il credito d’imposta per la formazione Industria 4.0
  • 5.249 contratti contengono clausole di onnicomprensività salariale ex D.L. 318/96
  • 3.230 contratti rientrano nella contrattazione di prossimità ex art. 8 D.L. 138/2011

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